Insoddisfatti e rimborsati: Milan accerchiato dal pessimismo

Leggi il commento sul malcontento dei tifosi rossoneri che hanno contestato la proprietà e la dirigenza del club
Alessandro F. Giudice
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Il Milan sembra accerchiato da un pessimismo assai diffuso, rispecchiato anche dal malcontento di molti tifosi sui social e amplificato dalle contestazioni della curva nelle ultime due partite. Vero è che gli altri settori dello stadio hanno infine partecipato, con esultanza e cori, alla goleada finale contro il Cagliari, ma un malessere così prolungato del tifo organizzato non si ricordava neppure in tempi davvero bui. Ragionando asetticamente quanto è giustificato il malcontento? Pure in una stagione altalenante, la squadra ha raggiunto quota 74 in 36 partite (+10 sull’anno scorso) conquistando un secondo posto che vale il visto Champions con largo anticipo rispetto alle ultime stagioni, ma le eliminazioni in Champions, Coppa Italia e Europa League lasciano un retrogusto spiacevole trasmettendo la sensazione che si sarebbe potuto fare di più. Soprattutto perché l’ultima campagna acquisti ha rafforzato la rosa, forse non abbastanza, ma certamente in alcuni settori ritenuti deboli. Dai nuovi acquisti sono arrivati 47 gol e 22 assist. Tre gol su quattro hanno visto il contributo di almeno un nuovo e tuttavia si imputa alla società di non aver puntellato una difesa molto deludente, ancorché falcidiata da infortuni concentrati in alcuni momenti della stagione.

Milan, diffidenza spesso pregiudiziale verso RedBird

Un concetto molto frequente, diventato quasi un mantra per molti tifosi e opinionisti, è la mancanza di ambizioni che si attribuisce alla proprietà RedBird a cui hanno contribuito dichiarazioni di alcuni dirigenti che esprimevano moderata soddisfazione per la posizione di classifica, ricordando l’obiettivo minimo (per qualunque club di vertice) di centrare l’accesso in Champions. La diffidenza, spesso pregiudiziale, verso l’azionista americano porta a leggere qualsiasi dichiarazione con lenti maliziose, ma in realtà nessun club italiano ha investito negli ultimi due anni, come il Milan, cento milioni al netto delle cessioni e nessuno probabilmente disporrà dello stesso budget del Milan nel prossimo mercato estivo. Che alcuni acquisti, soprattutto dell’estate 2022, si siano rivelati sbagliati è un fatto che però chiama in causa l’abilità di chi li ha scelti, più che gli obiettivi dell’azionista. Qualcuno, come De Ketelaere, ha deluso in maglia rossonera, ma confermato poi le sue qualità nell’Atalanta. In ogni caso, l’ultimo mercato non può essere bocciato.
Intervenendo al Qatar Economic Forum, Cardinale ha nuovamente ribadito (come già al sottoscritto in una conversazione informale) il modello di business dell’area sportiva: utilizzare i flussi di cassa generati dalla gestione economica per rafforzare la squadra e vincere. Flussi che il Milan in effetti produce, che la società ha regolarmente impiegato sul mercato e che potrà spendere anche la prossima estate. Almeno 70-80 considerando anche i proventi delle cessioni. Peraltro, gli obiettivi di rafforzamento, più mirati quest’anno, per rafforzare più che rifondare, sono stati enunciati da Furlani.

La crescita dei ricavi e il mercato del Milan

Come tutti i club, il Milan deve finanziare la crescita sportiva con i proventi generati dai ricavi meno i costi. Non solo in Serie A, ma ora pure in Premier. La buona notizia per i tifosi è semmai che la crescita dei ricavi, raddoppiati in due anni e confermati sopra i 400 anche nella stagione in corso, pone ormai il club tra quelli di punta senza però la necessità (come altri) di riequilibrare i conti cedendo giocatori o tagliando il monte ingaggi. Il Milan farà cessioni per convenienza, non per necessità, oppure per accontentare giocatori (come Tonali) che dovessero chiedere la cessione ove le condizioni economiche risultassero soddisfacenti. In ogni caso, ribadiscono da Casa Milan, eventuali cessioni (come Tonali) forniranno risorse per ulteriori acquisti. Anche sul fronte rinnovi filtra serenità sui big stante la volontà da questi dichiarata di restare al Milan. Non resta che aspettare per verificare se le attese saranno soddisfatte.


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