Il vero Kamada: ora la Lazio aspetta il sì

Contro il Verona record di corsa e di tocchi. Sul rinnovo il club non ha ricevuto segnali negativi
Il vero Kamada: ora la Lazio aspetta il sì© LAPRESSE
Daniele Rindone
3 min
I sette samurai sono diventati i dieci samurai. «Servirebbero 10 Daichi», vuoi mettere la soddisfazione di Tudor che ha rianimato Daichi Kamada e che vorrebbe tutti e undici (non solo dieci) come lui. Undici Kamada, invoca Igor. In dieci, invece, si giocava con il Kamada di Sarri. Probabilmente è come dice Tudor: «Non era adatto all’allenatore precedente». Daichi, in questa forma, è l’uomo che fa per Tudor. Il più moderno dei vecchi samurai. Statistiche alla mano è stato un piccolo diavolo contro il Verona: record di chilometri percorsi (11,8), record di tocchi con Luis (83), record di tocchi in area avversaria (8), record di possessi guadagnati (8), record di duelli tentati (15), due occasioni create (una per Guendouzi, una per Pedro), due intercetti, due contrasti, tre falli subiti e tre fatti. Partenze e ripartenze aggressive, una presenza viva e forte a tutto campo. Le skills della sua partita sono state montate in una clip pubblicata dalla Lazio sui social: recuperi difensivi, assalti offensivi, anticipi, contrasti, alcuni stile karate, assist, tiri. Si vede Kamada mentre costruisce davanti alla difesa e poco dopo nell’altra area pronto a finalizzare. L’esatto contrario di quello che era diventato.  

La svolta di Kamada con Tudor

Kamada si era perso perché era fuori da tutto. Quando ti trovi a non giocare, quando ti vedi fuori dalla nazionale e senza più un domani, la vita ti obbliga a fare i conti con quello che eri e che sei. Vedi bruciati passato, presente e futuro. Era in crisi di fiducia, d’identità. Voleva andare via, aspettava la scadenza della clausola di rinnovo e del contratto. Si sentiva un intruso. L’arrivo di Tudor l’ha ravvivato e la Lazio l’ha riacquistato. Igor con Kamada ha parlato dal primo giorno anche su input della società che nel suo acquisto aveva creduto. Oggi Kamada si sente più che mai al centro della Lazio, più giocatore, più compagno. Gioca da regista e fa da pendolo scambiandosi il ruolo con Luis Alberto: «A Luis piace questa fluidità che facciamo, si può abbassare e Kamada si alza». Ha esaltato entrambi, Tudor. Ha saputo gestire il demone che incalza il Mago. E ha saputo risvegliare il samurai che era dentro Kamada. L’ha elettrizzato lanciandolo titolare, con lui ha sempre giocato in campionato (5 su 5), da centrocampista o trequartista (per quanto la mossa sia stata fallimentare nel derby). Tudor s’è espresso, conta di avere Kamada anche il prossimo anno. La Lazio spera che faccia valere la clausola che può far scattare il rinnovo fino al 2027. La scadenza è fissata al 30 maggio e segnali negativi finora non ne sono stati ricevuti a Formello. C’è cauto ottimismo. Ogni giorno fino a poco tempo fa era stato l’ultimo. Ogni giorno adesso può essere il primo giorno. 

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