L’ultimo mercato estivo della Lazio, che secondo i calcoli di Lotito sarebbe costato cento milioni, continua a essere di estrema attualità. Quando Sarri, dal ritiro di Auronzo, aveva cominciato a esprimere forti perplessità su certe scelte, mandando di traverso al presidente cappuccino e cornetto quasi ogni mattina, sembrava che il tecnico toscano avesse sposato una linea di opposizione solo per ragioni di principio: perché i nomi che venivano trattati dalla società non erano gli stessi che aveva inserito nella sua lista. La decisione di allinearsi a una strategia non condivisa rappresenta il grande rimpianto di Mau, che adesso si sta riposando nella sua villa nel Valdarno, a Castelfranco Piandiscò, e verrà pagato fino a giugno dal club romano. Ma i rinforzi individuati da Lotito, tra luglio e agosto, stanno faticando a imporsi anche con Tudor, che ha conquistato tredici punti in sei partite e venerdì scorso ha fatto notare che nella Lazio sono state create aspettative superiori al reale valore della rosa: una considerazione che ha disorientato i dirigenti, in quanto il croato è entrato in corsa e non può lamentarsi, avendo accettato questo gruppo.