Berrettini, messaggio a Sinner: "Voglio abbracciarlo prima possibile, lo capisco"

Il tennista romano si è allenato per la prima volta sul campo al Foro Italico per gli Internazionali d'Italia. Grande entusiasmo per lui, centinaia di tifosi lo hanno acclamato. Poi in conferenza ha parlato delle sue condizioni e del momento difficile del suo amico Jannik. Leggi i dettagli
Valerio Minutiello
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Berrettini è tornato a casa sua. Centinaia di persone hanno accolto Matteo al suo primo allenamento a Roma, sul campo 7 del Foro Italico. Maglietta azzurra e cappellino nero, il tennista romano è sceso in campo alle 15 con il suo staff per testare le sue condizioni. Berrettini ci tiene tantissimo a questo torneo, manca da tre anni e ha una voglia matta di giocare. Questo deve essere l’anno della sua rinascita, ma finora ha giocato poco. L’ultimo problema con cui ha dovuto fare i conti è una tonsillite che lo ha costretto a saltare il torneo di Madrid. A Roma al primo turno ci sarà il derby azzurro con Napolitano. "Stare qui è bello - dice Berrettini in conferenza stampa - è cambiato tantissimo, l'ho trovato diverso, bello e migliorato alla fine l'energia è sempre la stessa. Bello essere qui, ritrovare il tifo e quella energia che è mancata così tanto negli ultimi anni". 

L'allenamento e le condizioni di Berrettini

Berrettini è contento di giocare a Roma dopo tre anni di assenza, ma ammette di non essere al top della condizione. Si è visto anche durante l'allenamento di oggi, durato meno di un'ora: Matteo non ha spinto: "Sono qui perché è Roma. Oggi è stata una rifinitura, già avevo giocato stamattina, non sono riuscito ad allenarmi molto, avrei voluto arrivare qui in condizioni diverse. Sto provando in tutti i modi a farmi trovare pronto per giovedì, per la prima partita. Questo è il torneo che mi ha fatto diventare quello che sono. È stata una preparazione difficile, ci sto provando. Voglio esserci, perché è Roma".

Berrettini su Sinner: "Voglio abbracciarlo, so cosa significa"

Berrettini poi lancia un messaggio di incoraggiamento al suo amico Sinner, il grande assente agli Internazionali: "Sicuramente dalle poche dichiarazioni che ho sentito ha ragione lui, ha ancora tutta la carriera davanti, ha fatto bene a fermarsi. Purtroppo sono stato nelle sue scarpe, so bene cosa significa. Non ci siamo ancora incontrati, ci scriviamo spesso, ci facciamo i complimenti a vicenda. Il torneo sicuramente ha preso una bella botta, agli infortuni purtroppo non si comanda. Spero di abbracciarlo presto, non l'ho ancora visto, gli faccio un grande in bocca al lupo. Un consiglio? Ognuno di noi è diverso a secondo dei periodi, a secondo dei momenti, personalmente nella mia carriera mi sono sempre fatto male, fin da bambino, quello che è successo è che a un certo punto mi sentivo svuotato, per lui sarà diverso. Io l'ho visto come un modo di migliorare in altri aspetti. Consigli non credo di potergliene dare, non ne ha bisogno, perché è seguito molto bene ed è un ragazzo maturo. Credo che quando prende una decisione lo fa per il suo futuro, quello che ha fatto adesso credo lo abbia fatto per il suo futuro". 


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