Buffon: due parate da applausi. Evra brilla. Marchisio tuttofare, Barzagli sicuro e lucido. Ecco i voti ai bianconeri per la vittoria contro l'Empoli

MANDZUKIC 7. Il gol del pareggio, radicato nella testardaggine. Basterebbe. Ci mette anche, per arricchire il curriculum, un’applicazione in copertura che mette la Juventus al riparo da sgraditi patemi d’animo.

BUFFON 7. Inutile prendersela con lui. Ha sempre ragione, soprattutto quando ha torto. Sbaglia di sicuro sul gol di Maccarone e altrettanto di sicuro benedice la seconda vittoria consecutiva della Juve in almeno due occasioni.

EVRA 7. Di certo il futuro è di Alex Sandro. Il presente è tutto suo. Non è nuovo a infilarsi a testa spiegata tra i centrali avversari. In più si propone, distribuisce e già che c’è copre la sua fascia.

DYBALA (23’st) 7. Gol utilissimo, non fondamentale. Però segna sempre. Siamo a 5 in campionato e a 6 stagionali. Il capocannoniere della Juve che ringiovanisce è lui.

ALLEGRI (all.) 7. Non gli restava che vincere la partita. L’ha gestita col manuale in mano. I colpi di genio serviranno in altre occasioni.

LICHTSTEINER 6,5. Perché i bianconeri diventino tali e non restino grigio pallido bisogna aspettare che gli passi la preoccupazione e cominci ad avanzare. Lo fa benissimo, fino a insediarsi nella metà campo avversaria.

BARZAGLI 6,5. I centrocampisti lo abbandonano al suo destino davanti alle incursioni di Saponara. A differenza del compagno di disavventura e di reparto, però, mantiene la testa fresca.

MARCHISIO 6,5. Più che regista è il tuttofare di scena. Nella terra di mezzo juventina è l’uomo che soffre di meno il continuo oscillare dell’Empoli teso a destabilizzare l’ordine altrui.

CUADRADO 6,5. Poca roba all’inizio, moltissima dalla metà del secondo tempo in poi. Più che Mario Rui lo frena il posizionamento confuso dei compagni. Si accentra per trovare qualcosa da fare e manda in area la palla con cui Mandzukic fabbrica il pareggio.

KHEDIRA 6. Non è ancora quello di una volta, il tedesco che volava. Qualche tocco di pura saggezza, come quello che nel secondo tempo manda libero Cuadrado quasi a segnare, vale tuttavia sempre un applauso.

POGBA 6. Visto che del trequartista non ha né la voglia né l’attitudine, ieri gli è toccato lavorare da mediano normale. Catturare e ripartire. Neanche malaccio, ma in fin dei conti lui è uno capace di fare quasi tutto.

CHIELLINI (23’st) 6. Gli interrompono il riposo perché non si sa mai. Deve solo chiudere a chiave il centro della difesa nel finale che potrebbe anche diventare convulso. Detto e fatto.

BONUCCI 6. Alla fine la vittoria gli depura la prestazione da qualche macchia. Resta il fatto che Maccarone viene lanciato da un suo controllo affrettato e che nel secondo tempo riprova a fare qualcosa di simile, ma è più fortunato.

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