Insigne, velocità e dribbling. Hamsik lucido solo un tempo. Di Alberto Polverosi

La scelta di Sarri è giusta: lo preferisce a Insigne perché il belga sta bene e lo fa vedere fin dall’inizio. E’ il più incisivo nell’attacco del Napoli, riesce a ribaltare il gioco con spunti sempre efficaci, portando pericoli continui. Si deve fermare però per un problema muscolare: paga gli scatti continui.

E’ vero che il Genoa si fa vedere poco dalle sue parti, ma ogni contrasto, ogni palla contesa è sua. Gioca con autorevolezza anche quando imposta, nonostante faccia arrabbiare Sarri nel finale per un lancione fuori misura.

Segue Albiol e non sbaglia se non quando cerca di...rubargli il ruolo di primo regista. I suoi appoggi non sono proprio pulitissimi, al contrario dei suoi interventi

Attacca per 90' senza riposarsi mai, allargando la manovra offensiva del Napoli al fianco di Mertens e poi di Insigne.

Se la prende per le condizioni del campo, ma quando il Napoli è stato più preciso e più determinato ha vinto anche su manti che di erboso avevano ben poco. In ogni caso meriterebbe anche questa vittoria.

Avrà capito la lezione? A giudicare dal modo in cui entra in campo sembra di sì. Porta velocità e dribbling e con un pallonetto piazza un assist fantastico che Hamsik sciupa.

Segnava da quattro partite, a Genova lo ferma Burdisso con una abbraccio davanti alla porta: sarebbe rigore. Ci prova ma senza precisione e per la prima volta non trova mai lo specchio della porta su 4 tentativi. Ansaldi gli mura la migliore palla-gol

Primo tempo di ottimo livello, col solito recupero palla e riavvìo dell’azione. Gasperini però ordina a Rincon, per un tempo, e al massiccio Ntcham nell’altro tempo, di controllarlo da vicino e alla fine Sarri lo deve sostituire.

Stessa situazione tattica: Tino Costa lo marca direttamente e il brasiliano ne soffre la capacità fisica e atletica. Riesce lo stesso a impostare il gioco senza arricchirlo con la solita qualità.

Una parata in 90' e qualche buon controllo di piede, compreso un dribbling in area su Pavoletti. Ogni tanto gli piace rischiare.

Càpita male sulla sua fascia perché si trova di fronte Perotti, il genoano dotato di maggior talento. Per il terzino albanese è un pomeriggio complicato, sempre col fiato sospeso a immaginare cosa può fare il suo dirimpettaio con la palla al piede.

La lucidità comincia a diminuire nella ripresa, dopo un primo tempo di buon livello

Un gol mangiato con un diagonale sballato, è impreciso e poco calato nella partita. Giusta la sostituzione.

Ha un solo merito: è l’unico italiano schierato da Sarri in questa partita. Per il resto sente troppo il ritorno a Marassi e le sue scelte finali sono quasi tutte sbagliate.

<p>Insigne, velocità e dribbling. Hamsik lucido solo un tempo. Di Alberto Polverosi</p>


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