Twitter, Facebook, smartphone: tutto il calcio in Rete senza limiti

A Milano il forum Sport and Business, innovazione digitale nell’industria dello sport
Twitter, Facebook, smartphone: tutto il calcio in Rete senza limiti© AP
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MILANO - Oggi a Milano si tiene il forum Sport and Business, innovazione digitale nell’industria dello sport. Fra gli appuntamenti più importanti, la tavola rotonda sul tema: “L’era della Sport Technology”. Moderatore Fabio Lalli, amministrare delegato di Iquii, compagnia digitale com sede a Roma. Ci ha inviato questo contributo che volentieri pubblichiamo.

di Fabio Lalli*

Oltre 4 miliardi di fan, la metà dell'intera popolazione mondiale: il calcio è, di gran lunga, l’intrattenimento più amato al mondo. Se ci aggiungiamo quelli delle altre discipline sportive, poi, avremo la misura di quanto la popolarità dello sport sia in crescita e di quanto essa sia strettamente legata all'evoluzione della tecnologia, alla diffusione dei nuovi strumenti e al crescente uso dei social media. Il tempo passato, ad esempio, su Twitter dagli appassionati, infatti, aumenta del 67% rispetto a chi non lo è, soprattutto durante gli eventi. Per vivere i quali, seppur davanti alla tv, aumentano le percentuali d'uso, anche in contemporanea, di smartphone e tablet. Il mondo è mobile Viviamo in un mondo mobile nel quale, gli spettatori che assistono ad un evento sportivo, si aspettano sia all'altezza dell'esperienza che la tecnologia offre in tutti gli altri aspetti della vita quotidiana. Con una qualità delle immagini associabile ai più moderni schermi televisivi, infatti, oltre ad avere la possibilità di vedere il gioco da più angolazioni o di rivedere le scene che desiderano, i tifosi non aspettano più le pause o gli intervalli: mentre l'arbitro sta valutando un fallo, magari, sono già sui loro smartphone per rivedere l'azione - o condividerla - e commentarla. Le cose non cambiano per chi segue gli eventi dal vivo, negli stadi e nelle arene: in questi casi l'esperienza comincia molto prima, con l'acquisto dei biglietti online o in app, per cercare i posti con la visuale migliore o per usufruire di servizi paralleli. E continuano durante e dopo. Al Levi's Stadium di Santa Clara in California, ad esempio, durante il Super Bowl 50, è stato possibile ordinare il pranzo e farselo consegnare al proprio posto grazie ad un'app dedicata. Mentre quello di Wembley, a Londra, è uno stadio all'avanguardia per la larghezza della banda Wi-Fi, che garantisce la possibilità di inviare e ricevere offerte in tempo reale, anche grazie alla geolocalizzazione, sfruttando il momento altamente emozionale. Non solo: nel prezzo del biglietto è inclusa la possibilità di scaricare una serie di app che rendono la fruizione dei numerosi servizi offerti ancora più semplice. Ma la vera innovazione è dal punto di vista del coinvolgimento: EE, una delle maggiori società di comunicazione digitale del Regno Unito, ha collaborato con il Wembley Stadium per portare lo spettacolo ad un livello mai vissuto prima, con un sistema di illuminazione integrato che risponde ai momenti più salienti del gioco e una Live Arch Cam in esecuzione sull'app che è in grado di far sentire lo spettatore direttamente in campo. Ma queste sono solo due semplici opzioni, tra le svariate possibilità che si abiliteranno in futuro, con federazioni, leghe, società, sponsor (e, perché no, gli stessi atleti) chiamate a sviluppare modelli di experience che coinvolgano sempre più i fan, acquisendo informazioni ed affidando le proprie strategie ad una più attenta analisi dei dati e ad una migliore comprensione delle tecnologie e delle tendenze dell'entertainment, anche per offrire contenuti sempre più interessanti e coinvolgenti, veicolandoli al meglio grazie ad una totale disintermediazione. Evoluzione e ubiquità: realtà virtuali, prospettive reali Sport e tecnologia, quindi, su più livelli. Che si tratti di semplici amatori - con gli apparati portatili (wearable devices) e con le diverse app che monitorano l’esercizio fisico, il battito cardiaco e l’alimentazione - o siano dispositivi ad hoc per i professionisti. Ad esempio i simulatori per l’allenamento. Tutto si traduce nell'offerta di esperienze più intense e multisensoriali. L'obiettivo delle società, quindi, sarà azzerare le distanze oggettive e reali fino a portare i fan in ogni parte del mondo, con le esperienze sportive destinate a diventare sempre più immersivi La simulazione degli allenamenti in ambienti virtuali permette agli atleti di allenare il fisico e soprattutto di preparare la mente. Ma anche favorisce l'acquisizione di dati e informazioni che consentano di produrre strumenti (palloni, racchette, mazze da golf, scarpette, abbigliamento) più evoluti e performanti. Basti pensare alla Formula 1 e al continuo lavoro di sviluppo sull'aerodinamica delle vetture così come deimotori. Più evoluta della realtà aumentata - grazie all'uso di sensori, apparati portatili, ottiche molto avanzate e nuove tecnologie - la Mixed Reality si apre come una terra fertile sia per i professionisti sia per gli appassionati. Non sorprende, infatti, che le analisi ipotizzino un giro d’affari di 165 miliardi di dollari entro il 2020. Grandi evoluzioni, quindi, saranno possibili anche per l'esperienza di tifosi, fan e spettatori: nuovi modi di vivere le partite e gli eventi sportivi. Visuali complete come se si fosse a bordo campo, lo sviluppo del gioco visto con gli occhi di un atleta comodamente dal proprio divano, informazioni e statistiche in tempo reale, così come acquisti live, online, del pallone con cui si sta giocando o della maglietta con la quale il proprio idolo ha appena fatto un goal o segnato il punto decisivo. Sport, Marketing e Social Network: ogni azienda è una media company I social, dopo avere abilitato l'interazione, sono diventati il veicolo informativo per mezzo del quale diffondere contenuti di qualità, formando un pubblico sempre più competente su statistiche, record, regolamenti e, di conseguenza, sempre più partecipe ed esigente. Le nuove tecnologie e i new media stanno cambiando il modo di comunicare delle aziende, attraverso nuovi modelli e, a sua volta, poggi le proprie fondamenta su informazione ed intrattenimento. Sfruttando i nuovi strumenti tecnologici e il mobile, è più semplice non solo dialogare con il proprio publico, ma anche acquisire e sfruttare i dati per elaborare strategie mirate ad intercettare nuovi target, soprattutto quelli logisticamente più lontani, allargando il proprio bacino potenziale. Diventa giocoforza fondamentale generare un'esigenza continua di contatto con i propri canali. I contenuti, dunque, rappresentano il focus delle media company per rafforzare il legame coi fan e sviluppare nuove possibilità di business legate a pubblicità, commercializzazione del marchio, sponsorizzazioni e interazione con altri media. La tecnologia, sullo sfondo, per diffonderli al meglio e per regalare ai tifosi un ruolo da protagonisti: maggiore coinvolgimento e più tempo a contatto con la marca, con tutti i benefici commerciali che ne conseguono. Questo è il nuovo modo in cui dobbiamo ripensare lo sport.

*Amministratore delegato di Iquii, compagnia digitale


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