Cristina Chiabotto e la ministra Pinotti spingono l'Italia agli Invictus Games

Per la seconda volta gli azzurri parteciperanno ai giochi militari paralimpici (Orlando, Usa, 8-12 maggio): «Lo sport ci ha salvato la vita»
Cristina Chiabotto e la ministra Pinotti spingono l'Italia agli Invictus Games
Filippo Passantino
5 min

ROMA - Hanno subìto infortuni che hanno cambiato la loro vita durante missioni all'estero, ma "non hanno mai perso" (invictus). Anzi, grazie allo sport, hanno trovato la forza di reagire e di gareggiare ad alto livello. Diciassette atleti italiani parteciperanno a Orlando agli "Invictus games", i giochi internazionali per atleti militari paralimpici che hanno contratto in servizio disabilità permanenti. Affronteranno circa 500 competitors provenienti da 15 Paesi in discipline individuali e di squadra, dal ciclismo al rugby in carrozzina, dal nuoto al sitting volley. La delegazione oggi ha salutato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. Nei prossimi giorni volerà in Florida dove si terrà la competizione. Presente anche la testimonial del gruppo, Cristina Chiabotto: «Sono rimasta colpita nel sentirmi subito parte di una grande squadra, pronta a lottare con il sorriso nonostante gli ostacoli della vita. La loro forza straordinaria non fa percepire barriere o confini, ma solo tanta passione».    

LA STORIA DELLA COMPETIZIONE - Il termine “Invictus” trae origine dalla poesia dell’autore inglese William Hernest Henley, che nel 1875, egli stesso amputato, descrive in quei versi la sua lunga battaglia contro la malattia ed è stato reso famoso dall'omonimo film di Clint Eastwood, dedicato a Nelson Mandela e al mondiale di rugby vinto dal Sudafrica nel 1995. Gli Invictus Games sono stati organizzati dalla Royal Foundation, promossa dal Principe Harry, per dare continuità alla prima edizione, tenutasi nel 2014 a Londra. Adesso, il testimone è stato raccolto dagli Stati Uniti, che ospiterà la manifestazione a Orlando dall’8 al 12 maggio presso gli ESPN Wide World of Sports Complex. 

LA DELEGAZIONE ITALIANA - Sono tutti in servizio nell'esercito, nei carabinieri o nell'aeronautica e hanno un motto: «Non siamo quello che la vita ci ha fatto, ma siamo quello che faremo». La delegazione italiana a Orlando conta di confermare le 5 medaglie vinte a Londra, ma il capitano del team, il tenente colonnello campano Gianfranco Paglia, non ha dubbi: «La nostra scommessa l'abbiamo già vinta: è esserci». La sua vita è cambiata nel 1993, in Somalia uno scontro a fuoco lo ha costretto alla carrozzina. Adesso è Consigliere del ministro e morde la vita sfidato il tempo nel nuoto. Anche per il sergente Andrea Adorno la specialità è il nuoto, in particolare i 100 metri stile libero, ma fa registrare buone performance anche nella corsa, nei 400 metri. È stato ferito in un conflitto a fuoco, in Afghanistan, nel 2010, ed è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare: «Per me sarà la prima partecipazione agli Invictus Games - dice - È una grande occasione, è cambiato il mio modo di vedere la vita e lo sport. Prima praticarlo era un modo per tenermi in forma, adesso ho scoperto l'agonismo e ho trovato nuovi stimoli per superare gli ostacoli». «Lo sport è un'occasione di rinascita sociale - gli fa eco il tenente colonnello Roberto Punzo - Questo orizzonte di dolore mi era sconosciuto. Mi ha insegnato a chiedere aiuto». Nel team ci sono anche due donne. Il caporal maggiore Pellegrina Caputo ha già partecipato alla competizione di Londra come pesista, mentre il caporal maggiore scelto, Monica Contraffatto, è una specialista dell'atletica su pista.           

IL SALUTO DEL MINISTRO -  Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha salutato la delegazione e ha consegnato la bandiera al capitano del team: «Con la vostra attività date un messaggio importante alla Patria - ha detto alla delegazione -. Siete persone straordinarie, siete riuscite a superare un trauma e a raggiungere risultati importanti. Siete un grande esempio per tutti quelli che rischiano di perdere la fiducia».

Nella foto il gruppo di atleti con il ministro Roberta Pinotti (terza da sinistra nella seconda fila) e con la madrina Cristina Chiabotto (quarta da sinistra nella quarta fila) 


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