Bebe Vio e l'8 marzo: «Io simbolo? Lo devo a donne attorno a me»

La campionessa paralimpica: «la mia mamma, la mia sorella, la mia capitana, tutto il gruppo della mia squadra ma anche tante altre donne fuori del mondo dello sport»
Bebe Vio© ANSA
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ROMA - "Se sono diventata un simbolo, se sto lottando per essere donna è perché ho tante grandi donne attorno a me: la mia mamma, la mia sorella, la mia capitana, tutto il gruppo della mia squadra ma anche tante altre donne fuori del mondo dello sport": a parlare, in occasione dell'8 marzo, è Bebe Vio, la campionessa paralimpica che insiste sul valore dello sport per l'eguaglianza: "Mi sento fortunata di essere circondata da così tante grandi donne e io cerco solo di prendere qualcosina da ognuna di loro - spiega in una videodichiarazione -. Credo nel valore dello sport e tantissime donne che io adoro sono nel mondo dello sport, penso a Valentina Vezzali, a Elisa Di Francisca, ma anche a Flavia Pennetta, tutte donne toste. E penso che per riuscirci lo sport può davvero essere utile, non solo per essere toste ma anche per riuscire a farti capire che devi mettere tanti obiettivi davanti e devi mettercela tutta per cercare di raggiungerli. Penso - conclude la campionessa paralimpica di Rio - che attraverso lo sport sia possibile l'unificazione tra normodotati e disabili: credo tanto in questa cosa e penso possa far bene a tutti".

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