Fabian, Rosolino e i segreti del triathlon

Intervista doppia ai due ambasciatori di Happy Meal Sport Camp che parlano della loro preparazione e delle prossime sfide.
Fabian, Rosolino e i segreti del triathlon
Andrea Ramazzotti
5 min

MILANO - Arriva l’estate e riparte Happy Meal Sport Camp, il progetto di McDonald’s che porta lo sport nelle piazze italiane per promuovere l’avviamento alla pratica motoria verso i più piccoli ed educare ad uno stile di vita attivo, dato dal binomio vincente di attività fisica e alimentazione equilibrata. Anche per l’edizione 2017 confermati i quattro campioni olimpici Massimiliano Rosolino, Carlotta Ferlito, Alessandro Fabian ed Edwige Gwend che ieri erano presenti a San Benedetto del Tronto al primo appuntamento dell’anno. Divertimento e scoperta: queste le parole d’ordine, soprattutto per i due testimonial maschili del progetto, che hanno deciso di rimettersi in discussione e alla prova con nuove sfide sportive. Massimiliano Rosolino, classe 1978, è una delle più grandi icone italiane del nuoto (e non solo) che, grazie al suo collega Alessandro Fabian, classe 1988, ha deciso di lanciarsi proprio nel triathlon aggiungendo corsa e bicicletta alla sua disciplina sportiva. Alessandro, dal canto suo, ha scelto di raddoppiare le distanze del triathlon olimpico (1500 mt nuoto, 40 km bicicletta, 10 km corsa) accettando la sfida del mezzo ironman una variante dello sport che prevede 1,9 km nuoto, 90 km bicicletta, 21,1 km corsa. Eccoli in questa doppia intervista modello… Le Iene.

Quest’anno avete deciso di sfidare voi stessi lanciandovi in nuove prove sportive. Perché lo avete fatto?
Rosolino: “Di solito andando in su con l’età si cerca di razionare le forze, io invece ho deciso di aggiungere ben due discipline al mio amato nuoto. Era già un po’ che pensavo di lanciarmi in questa sfida. Ho conosciuto Ale quattro anni fa, quando abbiamo iniziato questo percorso da testimonial insieme, e ho sempre trovato affascinante quello che fa lui. Del resto, quando partecipi a Happy Meal Sport Camp puoi solo farti contagiare dallo sport e dal provare nuove discipline. Possiamo dire che grazie al progetto di McDonald’s, attraverso Alessandro Fabian, anche io sono stato “avviato allo sport”, nonostante non possa più essere considerato un bambino (dice sorridendo, ndr) e sono caduto dalla padella alla brace. Ma è una brace che mi piace!”.
Fabian: “Avevo voglia di nuove sfide dopo le Olimpiadi di Rio. Perché allora non raddoppiare le distanze? Farò il mio debutto nel mezzo ironman il 18 giugno a Pescara. Sono davvero contento di potermi mettere alla prova. Ho deciso di prendermi un anno per sperimentare e per scoprire una variante del mio sport in modo anche divertente. Del resto è quello che cerco di trasmettere ai bambini quando sono a Happy Meal Sport Camp, perché la pratica motoria, indipendentemente da quale sia, deve essere un piacere e un divertimento quando si è piccoli. Attraverso il gioco dello sport si imparano le regole e il rispetto per gli altri che poi ti permettono di avere costanza e disciplina, di raggiungere davvero gli obiettivi che ti prefiggi”.

Quali sono quindi i vostri prossimi impegni sportivi?
Rosolino: “Attualmente non ho nulla di serio in programma. Diciamo che per ora faccio triathlon in chiave un po’ più turistica. Per me è un’occasione per prendere la bici e fare un giro al lago, vedere posti stupendi o anche solo uscire di casa e farmi una corsa come chiunque altro. Ma ovviamente non avrei mai potuto lasciare l’ambiente acquatico. Mi piace l’idea di poter fare tre sport di fila in uno”.
Fabian: “Come già detto, il 18 giugno avrò il mio debutto nel mezzo ironman, ma prima sarò impegnato a Bardolino sabato 10 giugno nella 34^ edizione dell’International Triathlon, poi parteciperò a qualche tappa di Coppa del Mondo e ai Campionati italiani, infine pian piano vedremo come va tutta la stagione. Anche perché non escludo la terza Olimpiade: le qualificazioni inizieranno il prossimo anno, quindi per ora diciamo che rimango con un occhio puntato verso le nuove esperienze e l’altro su Tokio 2020”.

Vi allenerete o farete qualche gara insieme? In tal caso, Alessandro, che consiglio daresti a Massimiliano?
Rosolino: “Perché no! Anzi, Ale fammi una promessa: che prima o poi mi accompagnerai almeno per uno sprint! Un pochino come un genitore fa con il figlio, anche se io ho 10 anni in più di te”.
Fabian: “Va bene Massi, mi prendo questo impegno volentieri! Intanto il consiglio che posso lasciarti è prima di tutto di prendere confidenza con gli “attrezzi del mestiere”, con le scarpe da ciclismo e da corsa, con il caschetto, con la muta, il porta numero, ecc... Tutte cose che sono parte del triathlon ma che comunque bisogna imparare ad usare già prima di arrivare in gara. E poi in generale di cercare di essere costante e di approcciarti alla gara con tranquillità, di non essere troppo aggressivo all’inizio di ogni frazione, soprattutto nella prima, anche se sono certo che in quella non avrai nessun problema dato che è la parte di nuoto! Il rischio altrimenti è quello di non riuscire a dosare bene le energie, anche se un campione come te di certo questo ha già imparato a farlo”.


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