Sanzo: «Italia protagonista ai Mondiali di Lipsia»

L'ex campione olimpionico del fioretto ha parlato della manifestazione in corso e delle ambizioni della forte squadra azzurra che lui conosce bene.
Sanzo: «Italia protagonista ai Mondiali di Lipsia»
Andrea Ramazzotti
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MILANO - La scherma azzurra in pedana a Lipsia per i Mondiali del 2017 vuole ottenere conferme dopo l’exploit ai recenti Europei di Tbilisi dove ha conquistato 11 medaglie e la vittoria del medagliere davanti a un’agguerritissima Russia. A fare il tifo per la selezione tricolore ci sarà anche Salvatore Sanzo, ex olimpionico del fioretto e 4 ori mondiali all’attivo, che sull’approccio alla manifestazione iridata ha spiegato: “Ciò che contraddistingue la scherma italiana è la mentalità vincente. Per chi scende in pedana, il secondo classificato è solo il primo dei perdenti. La cultura del lavoro, orientata alla vittoria e alla ricerca di sempre nuovi obiettivi da raggiungere, è nel DNA degli schermitori. Si lavora per superare se stessi, per migliorare quanto fatto nel passato”. Del resto secondo Toti, come lo chiamano gli amici, la Federazione “a Lipsia vuole vincere nuovamente il medagliere e confermare quanto di buono fatto agli Europei, pur nella piena consapevolezza che gli avversari crescono e  che la concorrenza è sempre agguerrita. L’ l'Italia sarà la squadra da battere, non ho dubbi”.
 
POST OLIMPIADE - I Mondiali arrivano ad un anno esatto dalle Olimpiadi di Rio e questa è la prima manifestazione dopo il via libera del CIO all’ammissione di tutte le discipline della scherma alle prossime edizioni dei Giochi, compresa Tokyo 2020. “Normalmente l'anno post olimpico è di transizione: ci sono campioni che si fermano per riposare mentalmente, atlete che diventano mamme, alcuni a fine carriera. Ma c'è anche chi ha voglia di rivincita o di confermare che i successi olimpici non sono stati un caso. Io penso che nessuno stia già pensando a Tokyo 2020, ancora troppo lontana”. Proprio a Rio, tra l’altro, l’Italia della scherma mostrava al mondo i muscoli collezionando 1 oro e 3 argenti che valsero il terzo posto nel medagliere della specialità. “A distanza di 12 mesi, lo stato di salute della Nazionale secondo me è eccellente - continua l’attuale Segretario Generale FICK -. Daniele Garozzo ha confermato di essere un campione, Andrea Cassarà resta un atleta di alto livello, le donne confermano il ricambio generazionale con Martina Batini, Alice Volpi e naturalmente Arianna Errigo. Senza dimenticare Rosella Fiamingo, Marco Fichera nella spada o Luca Curatoli nella sciabola. Dovrei praticamente menzionare tutti, probabilmente, perché è il movimento in generale che tiene alla grande”. Una battuta la riserva proprio sul fiorettista bresciano: “Cassarà può dire ancora la sua. Nonostante sia il numero 11 nel ranking mondiale, se è in giornata penso possa battere tutti”.
 
PRONOSTICI - Sanzo, dopo aver collezionato 1 oro, 1 argento e 2 bronzi olimpici nel fioretto, sugli atleti che rappresenteranno tale specialità non ha dubbi: “La squadra maschile mi sembra completa, forse meno appariscente delle storiche grandi nazionali, ma molto concreta. In quanto al team femminile, quest'anno 6 vittorie su 6: risultati che si commentano da soli. Sul fronte singolo, occhio ad Alessio Foconi, quest'anno vincitore a Torino in Coppa del Mondo e 2 volte secondo sempre in Coppa. Quando io ho smesso, quasi 10 anni fa, percepivo fosse già un buon schermitore, pulito e con discreta tecnica, oltre ad essere un ragazzo in gamba ed intelligente. Nonostante sia al debutto assoluto, non credo neanche ci sia bisogno di dargli consigli: secondo me può fare bene”. Tra gli azzurri in gara, ben 5 saranno corregionali di Salvatore, pisano nonché presidente del Comitato regionale del Coni, per il quale la Toscana “in termini di risultati rappresenta forse la regione più forte a livello nazionale. Abbiamo espresso campioni come Montano, Bettini, Sensini e Campriani, tanto per citarne solo alcuni. In generale, direi che stiamo facendo un buon lavoro nello promozione e diffusione dello sport a livello territoriale. Finalmente c'è la consapevolezza di quanto lo sport sia importante, anche all’interno del mondo scolastico o sul fronte del turismo, ma dobbiamo sempre migliorare. Intravedo spazi di crescita sul versante della sanità e dell'impiantistica: ci lavoreremo”. La scherma dunque, ma non solo, come traino per il territorio e come fattore educativo e di crescita per i giovani. L’attività fisica deve essere incoraggiata non solo per i sogni di medaglia mondiale ma perché “lo sport fa davvero bene. La scherma, poi, è stata la mia vita per 26 anni: mi ha dato tutto. È stata la mia palestra di vita. Basta entrare in una sala, sentire il rumore delle lame, il gusto del combattimento e parte l'avventura”.


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