Maratona di Roma sempre più grande

Domenica 22 marzo si correrà l'edizione numero 21. Il presidente Castrucci: «Più forti della crisi economica. Ringrazio le aziende che credono in noi e abbinano il loro marchio al nostro»
Leandro De Sanctis
4 min

ROMA - C’era un tempo in cui a 21 anni si diventava maggiorenni. La Maratona di Roma si appresta a tagliare il traguardo delle ventuno edizioni con la consapevolezza di essere diventata grande, di aver saputo far breccia nel cuore della città, che ora non la vive più come un fastidio ma come un utilissimo spot per celebrare il suo passato, proiettandola nel futuro. E poi la valenza delle cifre, del numero di partecipanti, dei maratoneti che la portano a compimento: tutto quando le ha consentito di scalare la graduatoria delle maratone di tutto il mondo.
    Il presidente della Maratona romana, Enrico Castrucci, l’ha presentata in Campidoglio, snocciolando con partecipazione tutti gli elementi che l’hanno resa un evento, anno dopo anno, quartiere dopo quartiere, dalla periferia al centro, con le strade percorse dagli atleti che compongono un itinerar turistico decisamente unico, passando perfino accanto a Piazza San Pietro, in via della Conciliazione.
   
CRESCITA. «La Maratona di Roma cresce, sembra non subire nemmeno lo stop dell’economia. Ringrazio le aziende che hanno capito l’importanza di abbinare il loro marchio al nostro, preferendo questa collaborazione ad altre forme di pubblicità. Offriamo tante opportunità, come dimostra il film di Brizzi, ma anche la fiction di Mediaset che verrà girata».
    Castrucci ha ringraziato con calore il presidente della Fidal, Alfio Giomi, che ha auspicato un legame sempre più stretto: «Mi auguro che la maratona sia sempre più vicina alla federazione - ha detto Giomi - per farla diventare sempre più grande e sempre più importante».    
     «Solo a Roma si corre davanti a 2700 anni di storia», ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Sandro Gozi, maratoneta ormai abituale. Rita Visini, assessore allo sport della Regione Lazio ha ribadito l’importante della funzione sociale dello sport, augurandosi e annunciando l’invasione sul territorio pubblico di campetti di calcetto: «Azione più efficace di altre attività. Ed è prevista la riqualificazione e la messa in sicurezza degli impianti sportivi regionali». Per Catia Tomasetti presidente dell’Acea la sponsorizzazione della Maratona di Roma è quella che rappresenta meglio il senso di aggregazione e la vicinanza con i cittadini: «E’ lo sport più accessibile per i costi ed è una sfida con se stessi. Acea è accanto alle donne contro ogni forma di discriminazione».

ITALIANI.  Da dieci anni manca un successo azzurro: l’ultimo fu Di Cecco nel 2005. . Al via ci sarà Ruggero Pertile (che vinse nel 2004), a cercare di inserirsi in qualche modo nella preventivata e consueta marea africana. Tra le donne Deborah Toniolo (della Ferrara l’ultimo acuto, datato 2004). Giorgio Calcaterra, il grande campione romano specialista delle lunghe distanze, proverà a correre due maratone, una dietro l’altra. Concluderà la sua gara e andrà a riprendere gli ultimi, per accompagnarli verso il traguardo, dopo circa sei ore di corsa.
    Anche quest’anno la New Balance ha creato una scarpa ad hoc. Si chiama 1980 Zante, è nera con bordi rossi e sotto la suola reca  due parole: maratona e Roma. La chicca è costituita dalla soletta interna, raffigurante il Colosseo. Ci sarà una versione per gli uomini e una per le donne, al costo di 130 euro.

IN TV. RaiSport trasmetterà la corsa in diretta, dalle 8.35 alle 11.45. La corsa prenderà il via alle ore 8,50 in via dei Fori Imperiali. Ci sarà anche una non competitiva, la Roma Fun sui 5 km. Il Village Marathon sarà aperto dal 19 al 21 marzo, al Palazzo dei Congressi all’Eur, guadagnando un piano in più rispetto allo scorso anno. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA