Serie A - Ancona alza le mani al cielo: siamo campioni d’Italia imbattuti

La Pinetina non va oltre al pari sui campi dell’Adriatico e perde così la piazza d’onore che va ai modenesi della MP Filtri - Capitan Cesini: Manuelli è stato determinante
Serie A - Ancona alza le mani al cielo: siamo campioni d’Italia imbattuti
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Dopo diciotto avvincenti giornate di gara, che per quasi sette mesi hanno deliziato il palato degli appassionati del gioco a squadre e mobilitato le tifoserie delle dieci società che rappresentano il fior fiore della raffa nazionale, è calato il sipario anche sulla 14a edizione della serie A, dominata dall’Ancona 2000 che, smentendo tutti i pronostici della vigilia, ha messo in cassaforte lo scudetto addirittura con due turni di anticipo. E il calendario ha voluto che il passaggio del magico triangolino tricolore dalle magliette dei campioni uscenti della Pinetina a quelle doriche avvenisse proprio sulle corsie del capoluogo marchigiano agghindato a festa, dove i due sestetti si sono affrontati animati entrambi da un preciso obiettivo: per i primi quello di conquistare la piazza d’onore; per i secondi quello di concludere il campionato con la casella delle sconfitte ancora immacolata.

Viste le premesse, non poteva che scaturirne un testa a testa di pregevole fattura, che si è snodato dall’inizio alla fine sul filo della perfetta parità e che ha così consentito ai neo campioni di concludere la loro fantastica cavalcata ancora imbattuti; per quelli uscenti è invece svanita proprio in extremis la possibilità di centrare il secondo posto, appannaggio della MP Filtri Rinascita, che pareggiando a Montegridolfo, si è fatta forte del bilancio favorevole maturato nei due incontri diretti.

La squadra del presidente Claudio Buscarini (nella foto con i suoi campioni), sapientemente orchestrata dal citì Gabriele Pierucci, aveva realizzato il suo miglior piazzamento proprio all’esordio in serie A del 2005, conquistando il terzo posto, al quale  avevano fatto seguito il quarto e il quinto delle due stagioni successive. Tutto questo prima di retrocedere nel 2009 in serie B, purgatorio in cui è rimasta per tre stagioni, prima di ritornare in paradiso nel 2012.

Ma come si spiega allora questo straordinario exploit da parte di una squadra che era reduce da un non proprio esaltante settimo posto e che di conseguenza godeva di scarso credito in sede di pronostico? A rispondere è il sempre compassato capitano-giocatore Marco Cesini, strappato per qualche minuto all’entusiasmo dell’esultante tifoseria dorica: “Premesso che l’anno scorso siamo riusciti a conquistare fra l’altro la salvezza soltanto alla penultima giornata, non v’è dubbio che il ritorno del figliol prodigo Gianluca Manuelli si è rivelato determinante, non soltanto per il prezioso valore aggiunto conferito alla squadra, ma anche e soprattutto per averci inculcato in tutti noi la convinzione di potercela giocare ogni sabato alla pari con chiunque, come si è poi puntualmente verificato. Poi è chiaro – ci tiene a sottolineare – che essere partiti con cinque vittorie consecutive e non dovere inoltre sopportare il peso del pronostico sulle nostre spalle, ci ha dato la giusta carica per diventare progressivamente padroni della situazione proprio nell’edizione che presentava ai nastri di partenza almeno quattro o cinque squadre in grado di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro”.

E in effetti, scrutando le percentuali scaturite al termine delle 18 giornate ci si rende conto che a conquistare lo scudetto è stato un gruppo omogeneo, ben amalgamato e gestito con sapienti rotazioni, nel quale tutti i componenti hanno portato in ugual misura il loro prezioso mattoncino alla causa comune. Ed è proprio il raggiante capitano a snocciolare le percentuali relative ai set vinti dalla sua squadra e da ciascuno dei suoi cinque principali componenti: “A fronte dei 177 set conquistati sui 279 disputati dal nostro quintetto, pari quindi al 63%, l’uniforme distribuzione delle nostre forze in campo è del resto confermato dal rendimento dei singoli: per me del 60%, per Manuelli del 64%, per Patregnani del 65%, per Cappellacci addirittura del 66% e per Iacucci (il meno gettonato avendo disputato soltanto 29 set, ndr) del 58%”.

Per concludere, l’Ancona 2000, grazie ai 42 punti totalizzati, si posiziona al quinto posto assoluto nella graduatoria dei vincitori delle 14 edizioni della raffa sin qui disputate; preceduta soltanto dalla Fashion Cattel con 47 nel 2007 e 43 nel 2006 e dal Montegridolfo e da’ L’Aquila, con 46 rispettivamente nel 2010 e nel 2011.

L’altro grande punto interrogativo dell’ultima giornata era legato al nome della squadra che sarebbe scesa in serie B insieme al già retrocesso Colbordolo. Ebbene, questo amaro destino è toccato al Montegridolfo, al termine di un match impattato con la MP Filtri, che se si fosse invece concluso con una vittoria, avrebbe lasciato il cerino acceso in mano al Montegranaro e alla Fashion Cattel, che al termine dello scontro diretto avrebbe condannato proprio la squadra ascolana, sconfitta sulle proprie corsie proprio da quest’ultima.

GARE RAFFA Le tre tappe del Circuito Fib di Bergamo, Pesaro Urbino e Roma sono state appannaggio di altrettante formazioni di categoria A1. Nel primo caso si trattava del 1° Trofeo Colombi di Scanzorosciale, vinto da Giuseppe D’Alterio, che ha preceduto il compagno Cristian Andreani dell’Alto Verbano; nel secondo del 3° Trofeo Mediatrans della pesarese Durantina, nel quale Paolo Signorini della MP Filtri ha prevalso su Marco Cesini dell’Ancona 2000. Il 54° G.P. Roma del Flaminio ha invece visto Formicone-Benedetti della Pinetina superare Paolucci-Nanni della Boville. Questi invece i vincitori delle concomitanti gare nazionali: Rizzardi-Leonini dell’Inox Macel nel 10° G.P. Vini Zenato della Leoncini Peschiera; Roberta Romano della Amici Congrega S. Anna nella 1° Coppa Campania del S. Michele Arcangelo di Salerno; Sanela Urbano de’ I Fiori nell’altro appuntamento femminile dell’Ariete di Caserta valido per la Coppa Supermercati Politico; l’under 18 della Sestese e l’under 14 Chiara Gasperini della Lucrezia nel Trofeo Avis della Cortona Bocce di Arezzo.

MASTER PETANQUE Alessandro Basso e Maurizio Biancotto della Taggese hanno vinto la quarta e ultima prova di qualificazione del Master 2014 riservato alla categoria A della petanque. In finale il doppio imperiese ha battuto per 13-3 Rizzi e Molinari. Nel settore donne hanno prevalso le genovesi Laura Bleè e Laura Cardo dell’Anpi Molassana che hanno sconfitto per 13-5 Sacco e Maurtua.

Ecco i finalisti. Maschile : Rizzi, Basso, Squarciafichi, Zuppardo, Nassa, Cocciolo, Chiapello, Damonte, Rovera, Campagna, Damiano, Bottero, Biancotto, Olivero, Occelli, Rinaudo; femminile : Bagalà, Rattenni, Peirano, Cardo, Beccaria, Dagati, Demaria, Grosso, Sacco, Gastaldo, Maurtua, Petulicchio, Grillo, Chiapello, Martini, Viale.

COPPA EUROPA VOLO La Coppa dei Campioni celebra sabato 17 maggio gli incontri di andata dei quarti di finale. Dopo la fase eliminatoria consumata fra le otto squadre classificate ai secondi e terzi posti dei rispettivi campionati nazionali, scendono in campo i club campioni d’Italia, Francia, Croazia e Slovenia. Ironia del sorteggio, indiscriminato, l’avversario della Brb sarà la croata Vargon che lo scorso anno affrontò la Signora in rosso in finale. L’impegno è alla portata del club italiano che andrà a Rijeka a disputare il match di andata. La scudettata Pontese ospiterà la Lokateks Trata vincitrice del titolo nazionale sloveno. Per la formazione trevigiana l’obiettivo è quello di ripetere il successo del 2011, quando sottrasse il titolo continentale alla Brb. Anche i francesi hanno due squadre nei quarti. Il Cro Lyon, secondo classificato in campionato, vincitore di tre Coppe Europa e partecipante a quattro finali, riceverà in casa la croata Istra Porec del mitico Dinko Beakovic, mentre lo scudettato Saint Vulbas andrà a far visita alla slovena Hrast di Anze Petric. Gli incontri di ritorno verranno disputati sabato 31 maggio.

Per la Coppa Fib si sono qualificati per la finale i monegaschi del C.B du Rocher e i croati del Biston Makarska. Andata a Monaco il 17 maggio, ritorno il 31.

TRICOLORI VOLO Sono state effettuate le prime selezioni tricolori a coppie della massima categoria. Sui campi della Perosina (70 formazioni, arbitro Minetti) ha prevalso il tandem di casa, Andrea Collet – Simone Mana. 12-2 il punteggio con cui hanno superato in finale il Gaglianico di Fabrizio Daghero – Gianni Negrusso. Terzo posto per Chierese (Luigi Grattapaglia-Giuseppe Ressia, 6-13 contro i perosini) e Andora Bocce (Fulvio Canetti-Paolo Longagnani, 1-13 contro i biellesi). Si sono qualificate anche Borgonese (Agnesini-Scassa), La Perosina (Carlevaro-Cavagnaro), Forti Sani (Bunino-Macario), Auxilium (Dalmasso-Gastaldi).Nel settore Est (organizzazione Pontese/S.Rocco Bit, 22 formazioni, arbitro Zaros), ha colto il successo la Graphistudio con Andrea Alto-Alessandro Porello. Battuti in finale Loris Meret-Marco Ziraldo della Pontese per 13-8. Vanno ai campionati italiani anche Snua (Repetto-Lituri) e Pontese (Cumero-Kozjek), sconfitte in semifinale.


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