Mondiale raffa. Luccarini sul podio rosa di Roma

Dopo un tour de force nelle qualificazioni l’atleta emiliana ha battuto in finale la brasiliana Martins. Agli azzurri anche un argento ed un bronzo
Mondiale raffa. Luccarini sul podio rosa di Roma
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Dopo cinque giorni intensi in un contesto partecipatissimo, il mondiale di bocce della raffa, Roma 2015, è finito. Tempo dunque già di bilanci. Proviamo a farli. Bello, è stato bello. Organizzato alla grande, è innegabile. Tutto ha funzionato se non nel migliore dei modi perlomeno assai bene. Cerimonia d’apertura, programmazione degli incontri noti subito dopo il sorteggio, trasporti, tempi, ogni cosa. Sudan e Mongolia hanno esordito in campo. Per la prima volta uno statunitense ha fatto sapere al resto del mondo di essere un gran bel giocatore, arrivando in finale. Ancora: la truppa cinese è apparsa in perenne crescita nella specialità delle bocce sintetiche. Poi però, alla fine, guardando le classifiche, si scopre che resta soltanto terribilmente ostica e insidiosa. “Soltanto”, si fa per dire e il futuro di certo ci smentirà. Eddy Rouault, francese, ha testimoniato che anche oltralpe si gioca discretamente nella raffa, raggiungendo i quarti. I turchi, giunti con una squadra di potenziale, hanno raccolto poco. L’America del sud, con un paio di medaglie, una dell’Argentina e una del Brasile, continua a sfornare ottimi giocatori. Più bocciatori che altro, ma questo si sa. Il Cile invece, ha deluso un po’. Gli altri si sono difesi, compreso il campione mondiale uscente, l’austriaco Nicola Natale.

Sembrerebbe quasi la perfezione e lo sarebbe davvero, se non fossimo italiani. Un oro, un argento e un bronzo, è un signor bottino in altre discipline, ma nella raffa no. Noi siamo condannati a vincere sempre, figuriamoci in casa. È la storia a dirlo. In cima al medagliere però stavolta ci va a finire un altro paese, amico-nemico di sempre. La differenza? In questo caso non siamo stati noi a prevalere. Due ori e un bronzo per loro. Insomma, i verdetti finali hanno un sapore vagamente aspro per gli azzurri e decisamente dolce, verrebbe da dire di cioccolato, per gli svizzeri. Ma procediamo per gradi. L’Italia si presenta come da previsioni al completo alle fasi finali delle tre competizioni, maschile e femminile senior e under 21. I rossocrociati anche. Le semifinali sfornano i primi verdetti, uno dei quali molto amaro per noi. Giuliano Di Nicola infatti “regala” qualche errore di troppo proprio a Davide Bianchi, elvetico, che al contrario come un forsennato approfitta di ogni opportunità per sfiancare l’azzurro e realizzare punti. Gioca quasi alla perfezione il campione mondiale del 2005 a Detroit, e alla fine s’impone, meritatamente. Discorso diverso per Luca Capeti che ritrova in semifinale il cinese Wenzhi Zheng. Il bolognese lo asfalta e comincia ad affilare le armi per la rivincita con lo svizzero che lo ha già battuto, l’unico, nelle eliminatorie. Non ha problemi nemmeno Elisa Luccarini contro la statunitense Navina Bernardi. La giovane atleta a stelle e strisce ha già ottenuto un gran risultato arrivando sin lì.

Arriva il sabato, giornata conclusiva. Gli azzurri sono in due finali su tre, la Svizzera anche. L’Italia ha già vinto un bronzo con Di Nicola, conquistato contro il promettente Enrico Dell’Olmo di San Marino. La svizzera pure, con la campionessa europea under 23 Laura Riso. I primi a scendere in campo per il titolo sono gli under. Capeti comincia bene e va via al suo avversario, Aramis Gianinazzi, fino al 7 a 1. Lo svizzero poi recupera e la partita si fa serrata. Luca dà l’impressione di poterla chiudere da un momento all’altro ma non ci riesce, complice qualche scelta tattica controversa. Lo svizzero invece lo fa, battendolo per la seconda volta. 15 a 13 e maglia iridata che va sulle spalle del ragazzone ticinese. Prima volta da quando esiste la manifestazione under. Altra stilettata. Facundo Basualdo, Argentina, completa il podio.

Entra in campo Elisa Luccarini (nella foto premiata dal presidente federale Rizzoli) contro la brasiliana Ana Caroline Martins. La musica qui è da subito un’altra. La verdeoro soffre la nostra portacolori anche in questa occasione e si vede. Elisa ne approfitta e scava un solco per l’avversaria irrecuperabile. La partita finisce 15 a 7, ma in realtà non c’è mai storia. Una garanzia la Luccarini e sesta maglietta mondiale consecutiva per noi, nel femminile. La kermesse termina con la sfida Botto-Bianchi. L’attaccante bocciatore americano, contro lo svizzero rapace “difensore”. Bella, se ci fosse stata. Jose Botto è nervosissimo e non riesce a esprimere il suo gioco fatto di bocciate spettacolari. Davide Bianchi lo percepisce e azzanna ogni volta che può, lasciando il segno. 15 a 3 senza appello che fa sembrare ancora di più una finale anticipata quella persa dal nostro Di Nicola. Terza volta nelle ultime tre edizioni che il mondiale senior individuale maschile non veste l’Italia. Il pubblico sospira. Peccato.

GARE NAZIONALI RAFFA

Paolo Signorini (MP Filtri Rinascita) a Verdello, Mirko Savoretti (Virtus L’Aquila) a Venezia, Paolo Proserpio (Ponte Mezzago) a Dalmine e la coppia Gianluca Manuelli-Marco Cesini (Ancona 2000) a Perugia, fanno loro le gare più pregiate valide per il circuito FIB, in questo ricco doppio appuntamento festivo nella settimana mondiale. Nelle gare nazionali, doppio successo in rosa per Loana Capelli (Canova Budrio), che bissa la vittoria del sabato nel torneo domenicale, in terra perugina. Vincono anche Luigi Colavecchia (Comunale Campobasso) in provincia di Isernia, Pietro Zovadelli (Caccialanza) a Cremona, Omero Fanali e Luca Santucci (S. erminio) ancora a Perugia (ben 5 le gare organizzate lì nel weekend!), così come pure Fabio Franceschini e Marcello Rosi nelle categorie cadette, la coppia Fabio Cedrini-Luca Nadini (Canova Budrio) a Verona, Sabatino Pomante (Selva) a Teramo, Pietro Laezza e Alessandro Fasulo (Città di Cicciano) a Napoli, Simone e Stefano Casinelli e Fabio Benacquista (Arce) a Latina e infine Vito Pancari (Sestese) a Firenze. 

COPPACAMPIONI VOLO

Dalla Coppa dei Campioni scendono gocce di miele per le italiane Borgonese e La Perosina, uscite vincitrici dal confronto di andata della fase preliminare della competizione continentale che ha coinvolto i club secondi e terzi classificati nei rispettivi campionati nazionali.

Per il club della Valle Susa si è trattato di un debutto oltremodo felice, addirittura impensabile nel suo sviluppo tecnico, visto che a metà incontro Scassa e soci avevano già messo in cassaforte il pareggio (11-3) nei confronti dei francesi del Saint Vulbas. “Pensavo di incontrare difficoltà maggiori – afferma Franco Nurisso, tecnico borgonese – conoscendo la validità dei nostri avversari.  Questa formula privilegia le prove tecniche rispetto al tradizionale, e noi siamo stati bravi a raccogliere lì i punti decisivi : undici su quattordici. Dal successo di Mana e Petric nella staffetta, a quelli di Scassa e Koziek nei combinati, alla doppia vittoria nella precisione con Capello e Tabone; abbiamo pareggiato con Mana e perso con Petric solo nel progressivo. Nelle quattro prove tradizionali i francesi hanno giocato molto bene. Noi siamo stati penalizzati da qualche episodio sfortunato, ma è bastato vincere con la coppia Olivetti-Tabone per chiudere il discorso. Il ritorno ? Abbiamo due risultati utili e l'eventuale spareggio in caso di sconfitta. Sono fiducioso. Ritengo ci siano buone possibilità di passare, ma sinceramente non avrei mai pensato di arrivare lì “.

La Perosina ha gettato giù dalla rocca di Montecarlo i biancorossi monegaschi infliggendo loro un 20-2 che si commenta da solo. Il Club du Rocher è riuscito salvare l'onore con Cioccala nel tiro di precisione. Nelle restanti prove sono andati a segno Longo, Micheletti, Grattapaglia, Nari, Manolino, Melignano, Pastre, Cavagnaro e Collet.

Gli altri due incontri hanno visto i croati dello Zrinjevac imporsi 14-8 ai francesi dell'Aix les Bains, e i croati dell'Istra Porec superare con identico punteggio gli sloveni dell'Hrast.

 

GARE NAZIONALI VOLO

Terza prova di Coppa Italia di “A” con i successi di Brb (Carlo Ballabene -Paolo Ballabene ) e Pontese (Janzic – Ziraldo). Ad Ovest (Virtus Brandizzo) è caduta in finale Ferriera (Ponzo-Rocci), mentre ad Est (Belluno) si è arresa in extremis la Quadrifoglio (Di Fant-Monaco).

 

MASTER PETANQUE

Seconda giornata dei Master con le firme di Bottero-Oberto (A), Gastaldo - Petulicchio (AF), Porozzi-Pesce (B-Liguria), Dutto-Ribero (B-Piemonte), Cavanna-Levaggi (BF-Liguria), Bottero-Barra (BF-Piemonte).Nelle classifiche parziali svettano Fabrizio Bottero (A), Gastaldo e Petulicchio (AF), Cesano,Consolino e Ferrero (BP), Pesce (BL), Alessia Bottero (BFP), Cosmi (BFL).


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