Campionati di Pont St. Martin, maglia tricolore a tre specialisti del tiro

Titolo italiano a Mauro Roggero e Alessandro Porello. La Traversa ne piglia due. Gli abruzzesi affondano la Fashion Cattel. E' partito il campionato della petanque
Campionati di Pont St. Martin, maglia tricolore a tre specialisti del tiro
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CAMPIONATI ITALIANI VOLO

Gli ultimi titoli nazionali del 2016, quelli assoluti di tiro del volo, sono stati assegnati nella valligiana Pont St. Martin sui campi della Bassa Valle Helvetia. Nel progressivo maschile il quarantenne Mauro Bunino ha provato a replicare l'impresa dello scorso anno, ma si è dovuto inchinare al ventiseienne socio di club e di staffetta, Mauro Roggero (foto), che, superandolo di due bocciate (41/49 a 39/47), si è laureato campione bissando il titolo del 2013. Si sono fermati sul terzo gradino, sotto ai due portacolori del Gaglianico, Daniele Micheletti della Perosina, vittima dello spareggio contro Bunino (21/25 a 22/24 dopo il 43 pari) e Stefano Pegoraro del Belluno (41/51).

Lo stesso titolo al femminile è stato conquistato da Serena Traversa. Anche in questo caso l'epilogo ha posto difronte due atlete della stessa società, la valdostana Zerbion. Dopo due estenuanti spareggi è uscita sconfitta Gaia Falconieri che nel primo test di finale aveva chiuso sul 35 pari con la “vichinga della Valle Susa”. Il successivo equilibrio (21 a 21) si è rotto al terzo tentativo per 8 a 7 a favore della Traversa. Medaglie di bronzo per Giorgia Rebora dell'Abg Genova e Virginia Venturini della Buttrio.

La corona del tiro di precisione maschile è finita sul capo di Alessandro Porello, trentaduenne della Noventa di Piave, uno dei migliori interpreti della specialità, già oro mondiale nel 2001. La sfida conclusiva a quattro, lo ha visto prevalere con 25 punti nei confronti del genovese dell'Abg, Alessandro Rossi (20), di Stefano Migliore della Ferriera (18) e di Davide Manolino della Perosina (8). Sul tappeto rosa è stata ancora Serena Traversa ad annullare, con 25 punti,  le speranze delle altre quattro sfidanti, Caterina Venturini della Buttrio (20), Gaia Falconieri (14) e Leyla Ziliotto della Boccia Savona (6).

SERIE A RAFFA

Alla Fashion Cattel di Treviso lo sanno bene: basta un passo falso per essere riassorbiti dal gruppo di inseguitori. Tanto è accaduto infatti sabato nella quinta giornata del campionato di massima serie della raffa per determinare l’aggancio in vetta. E di conseguenza l’avvicinamento alla stessa da parte di altre battagliere compagini. Nel dettaglio: si stoppa la marcia senza macchie della prima della classe a L’Aquila, cliente assai scomodo e in evoluzione per chiunque, specie in casa, e i campioni in carica dell’Alto Verbano ne approfittano superando in trasferta la temibilissima neopromossa formazione meneghina della MP Filtri Caccialanza. Il ricongiungimento in prima posizione è servito. 3-0 senza se e senza ma perdono i veneti e 2-1 vincono invece i varesini nel derby lombardo. È l’inossidabile capitano abruzzese Gianluca Formicone a guidare gli aquilani alla netta affermazione, facendo registrare ancora una volta una prestazione maiuscola, e soprattutto portando a casa un doppio successo nelle partite che lo hanno visto protagonista. Che la squadra possa crescere e segnali in questo senso si stiano già cogliendo, a partire dalle ultime due partite disputate in casa, sembra evidente. Anche al campione nativo di Atri: “L'inizio sapevamo che non sarebbe stato facile, con una squadra nuova, con giocatori giovani dei quali alcuni alla prima esperienza nel campionato di serie A, e con maglia nuova, sai non è mai facile. Negli ultimi incontri sono cresciuti tantissimo, me compreso, e i risultati si vedono sul campo. Non eravamo in partenza una squadra per vincere il campionato, ma neanche da buttare come tanti pensavano, sicuramente ci divertiremo, non abbiamo obbiettivi”. E la tua favorita per lo scudetto? “Per me, come ho sempre detto, Boville resta la favorita perché oltre ad avere una squadra con giocatori di livello, hanno anche dalla loro il fatto di giocare insieme da tempo, poi un po’ sotto vedo Treviso e Alto Verbano”.

Chi ha recitato ruolo analogo, ovvero di unica costante nella conquista dei due punti decisivi per la vittoria dell’Alto Verbano in trasferta, è Gianpaolo Signorini. Così il Tecnico Paolo Basile parlando di lui: “Signorini ha ritrovato le motivazioni e la voglia di vincere che negli ultimi anni gli erano mancate. Lui per noi è fondamentale. All’Alto Verbano ha trovato un clima sereno oltre alla stima di tutto il gruppo”. E poi, in merito allo stato di forma della sua squadra: “I ragazzi stanno tutti bene, siamo partiti con la stessa voglia e determinazione dell'anno scorso. Campionato equilibrato più del precedente e vogliamo giocarcelo. Importante aver vinto su un campo difficile ed insidioso come quello di Milano al di là della classifica”, poi aggiunge una giusta considerazione “Siamo in testa avendo già giocato con Roma, Modena e Milano”. Come ha visto invece la matricola milanese? “Innanzitutto sono contento per loro come società. Accoglienza straordinaria e li ringrazio ancora pubblicamente. Quando in squadra hai giocatori come i fratelli Luraghi, Viscusi e Paone, non puoi nasconderti. Daranno fastidio a molte squadre”. Ripetersi si sa non è mai facile, specie dopo la partenza emotivamente (oltre che tecnicamente) pesante di Giuseppe D’Alterio, ma il team di Luino ha le carte in regola per riprovarci. “Peppe rimarrà sempre uno di famiglia ma allo stesso tempo sono felice per lui. Ripetersi è sempre difficile in tutti gli sport, ma i ragazzi hanno acquisito quella mentalità che serve per poterlo fare. Consapevolezza dei propri mezzi, umiltà e lottare fino alla fine. Per la vittoria finale vedo 4 squadre. Treviso, Milano, Roma e naturalmente noi”.

Il terzo incomodo, ammesso che così si possa definire, rimarca la sua presenza nella lotta al vertice passando sull’ostico campo campano della Enrico Millo. A Salerno i romani vincono 3-1 e si rimettono in carreggiata dopo le due sconfitte patite consecutivamente nei turni precedenti. Resta seconda malgrado la sconfitta subita a Montegridolfo, 2-1 contro la CVM Utensiltecnica, anche l’ottima Rinascita di Modena. Il distacco dalle prime è di soli due punti sia per gli emiliani che per gli ambrosiani della MP Filtri. Boville Marino è invece a tre. In fondo, lotta serrata e ancora molto lunga per il duo fanalino di coda Montecatini Avis e Ancona 2000. Poco sopra ma non certo tranquille, tutte le altre.

SERIE A PETANQUE

Quattro squilli di tromba hanno contraddistinto gli esiti della prima giornata del massimo campionato maschile di petanque celebrata, dopo tanti anni senza la presenza della plurititolata rinunciataria Taggese, sui terreni dell'organizzatrice San Giacomo di Imperia. Quattro risultati secchi che hanno premiato le ambizioni delle cuneesi Valle Maira e Biarese, e delle liguri Abg Genova e San Giacomo. I droneresi, partiti con lo squillante 51 di Fabrizio Bottero nella precisione, avevano già raggiunto l'aritmetico pari al termine del secondo turno contro il Gsp Ventimiglia, crollato nelle ultime tre partite. Pure i biaresi opposti ai Ferrovieri di confine, all'abbrivio hanno calato l'asso Diego Rizzi (precisione da 51), ma prima di iniziare le sfide del terzo turno il parziale loro favorevole aveva indicato in anticipo la vincitrice. I rossoblù genovesi del neo tecnico Raffaele Montaldo (ex Taggese), dopo l’arrembante avvio (6-2) contro i saluzzesi dell'Auxilium, hanno sofferto nella parte centrale del match (8-6), per poi assestare tre colpi decisivi in dirittura di arrivo. Dinanzi ai padroni di casa si è dovuta arrendere la Buschese. Senza grosse difficoltà l'impegno degli imperiesi il cui parziale favorevole di 10-4 aveva già consegnato loro le chiavi del pareggio.


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