Parigi-Roubaix, trionfa il tedesco Degenkolb

Altra vittoria del ciclista dopo la Milano-Sanremo. Tragedia sfiorata a passaggio a livello
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ROMA - Dopo la Milano-Sanremo, anche la Parigi-Roubaix. Il tedesco John Degenkolb, uomo dallo spunto veloce, si conferma affezionato alle classiche e battendo allo sprint il campione ceco Stybar e l'eterno piazzato belga Van Avermaet (poi in lacrime per la delusione) realizza quella doppietta che prima di lui era riuscita all'irlandese Sean Kelly 29 anni fa, nel 1986. Si può anche dire, visto lo sviluppo della corsa di oggi, che nella prima ora si è 'sviluppatà a una media di 50 km/h e ha regalato spettacolo e incertezza, che abbia vinto colui che più lo ha meritato, un pò com'era successo una settimana fa nel giro delle Fiandre con Alexander Kristoff. Il norvegese era il principale favorito anche in terra di Francia, invece ha dovuto accontentarsi del decimo posto, mentre l'altro deluso di giornata è Sir Bradley Wiggins, all'ultima Roubaix e quindi desideroso di lasciare il segno. Invece il Team Sky, non così incisivo come ci si attendeva, lo ha tradito e lui ha dovuto accontentarsi di piazzarsi 18/o. Migliore degli italiani Marco Marcato, 22/o. È stata anche la Parigi-Roubaix di una tragedia sfiorata, visto che ad un passaggio a livello una trentina di corridori si sono trovati di fronte un passaggio a livello che ha abbassato le sbarre per l'arrivo di un treno. Però parecchi ciclisti sono passati ugualmente dall'altra parte dei binari nonostante il tentativo della polizia di bloccarli, e c'è mancato poco che fossero investiti dal Tgv sopraggiunto poco dopo. Degenkolb, che l'anno scorso a Roubaix era arrivato secondo ma aveva alzato il braccio destro pensando di aver vinto (non si era ricordato della fuga decisiva di Terpstra), ha costruito il proprio successo nei chilo metri finali, con una bella azione per lanciarsi all'inseguimento dei belgi Lampaert e Van Avermaet che erano andati in fuga. Sull'ultimo tratto di pavè il tedesco aveva fatto il vuoto e poi raggiunto i due rivali, realizzando un piccolo capolavoro. Erano poi sopraggiunti altri corridori, trascinati da Sybar, che poi ha avuto anche la forza di fare lo sprint ma non d'imporsi: per il ceco è arrivato comunque un ottimo secondo posto, contro un uomo più veloce di lui, appunto Degenkolb, che a quel punto era convinto di poter vincere.

LA GIOIA
- "È la mia seconda grande vittoria dell'anno dopo la Sanremo, per ottenerla ho cercato di non ripetere gli errori che avevo fatto lo scorso anno - ha detto Degenkolb dopo la volata vincente -. Qui c'era tutta la mia famiglia qui ad aspettarmi, è la prima volta che mio figlio viene ad una corsa e vincere davanti a lui è stato fantastico. La corsa? Ho sempre cercato di stare nelle prime posizioni, ho voluto rientrare su Van Avermaet e Lampaert perché ho capito che era un'azione importante, ho tirato dritto cercando di alimentare l'azione, poi l'arrivo di Stybar ha cambiato un pò le cose e alla fine ce la siamo giocata in volata. Ero in una situazione in cui dovevo per forza andare e non avevo paura di sbagliare. Adesso sono felice e fiero di me stesso". Degenkolb diventa anche il secondo tedesco a vincere la Parigi-Roubaix: prima di lui c'era riuscito solo Josef Fischer che nel 1896 vinse la prima edizione di quella che poi divenne la regina delle classiche.

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