Tour de France: trionfo Barguil sull'Izoard, Froome leader, male Aru

Il ciclista sardo, campione d'Italia, ha perso nuovamente contatto dai battistrada. La maglia gialla ora ha 23 secondi su Bardet e 29 su Rigoberto Uran
Tour de France: trionfo Barguil sull'Izoard, Froome leader, male Aru© Getty Images
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ROMA - Warren Barguil dopo i Pirenei ha conquistato anche le Alpi. Chris Froome è sempre in maglia gialla, tallonato da Romain Bardet e Rigoberto Uran. Fabio Aru (alle prese con una piccola bronchite) è crollato lungo l'ennesimo difficile traguardo di questa Grande Boucle. Questi, in sintesi, gli spunti della 18ª tappa del 104° Tour de France, la Briancon-Izoard, di 179.5 chilometri. Il francese della Sunweb (già maglia a pois e già vincitore della 13ª frazione, la Saint Girons-Foix) si è imposto in solitaria con 20" di vantaggio sul colombiano Darwin Atapuma (Uae), secondo, e sull'altro transalpino Bardet (AG2R La Mondiale), terzo, che ha conquistato 4" di abbuono. Subito dietro gli altri "big", ovvero (nell'ordine) il britannico Froome (Sky), il colombiano Uran (Cannondale Drapac) e lo spagnolo Mikel Landa (Sky). Quest'ultimo ha scavalcato in classifica generale, passando al quarto posto, il sardo Fabio Aru (Astana, ora quinto), che nel tratto finale, con pendenze vicine al 10%, ha perso nuovamente contatto dai battistrada. Froome (Sky), che mantiene la maglia gialla di leader, guida ancora la graduatoria assoluta: ora ha 23" di vantaggio su Bardet e 29" su Uran. Sempre in meno di 30 secondi, quindi, i tre "favoriti" di questo Tour, a 72 ore dalle premiazioni di Parigi. Più staccati, e virtualmente fuori dalla lotta per il podio, Landa e Aru. Lo spagnolo è staccato di 1'36", il campione d'Italia di 1'55''.

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"HO DATO IL MASSIMO" - «Il quinto posto nella classifica generale non è da buttare. Pensiamo a finire questo Tour. Fa parte dello sport anche avere problemi fisici. L'importante è essere consapevoli di aver lavorato bene in questi mesi», ha detto Aru, dopo il traguardo. Il sardo ha accusato fastidi legati a una piccola bronchite. «Non era facile tornare subito così forte dopo l'infortunio. Ho dato il massimo anche oggi ma non era facile stare dietro ai primi», ha aggiunto l'italiano. Raggiante, invece, Barguil. «Non ci posso credere. Conoscevo la salita, ero venuto qui per un sopralluogo. Il mio attacco era stato ben preventivato: volevo vedere come sarebbe andata e chi mi avrebbe seguito. Rientrato su Mollema e Atapuma, ho proseguito con il mio passo. Sono molto felice, dopo un periodo duro finalmente sono arrivate le gioie», ha affermato il francese. Domani è in programma la 19ª frazione, la Embrun-Salon de Provence, di 222.5 chilometri, con arrivo adatto ai velocisti. Sabato la crono di Marsiglia. Domenica il gran finale con il traguardo classico lungo i Campi Elisi di Parigi. (In collaboraizone con Italpress)

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