Nel Donbass ancora si sparano addosso, in barba a una precaria tregua e ai proclami dei politici. A Montpellier si abbracciano sulla materassina dopo una bella finale, combattuta tra le parallele e gli anelli. Venerdì sera l’ucraino Oleg Verniaiev e il russo David Belyavskiy sono finiti nell’ordine nel concorso generale degli Europei. Medaglia d'oro e d'argento. E alla fine si sono abbracciati, fasciati dalle rispettive bandiere. Quelle che tra Donetsk e Lugansk sventolano sui carrarmati o tra le rovine. Potenza dello sport. Il pubblico francese s’è alzato in piedi, per una standing ovation mai tanto significativa. “Che dire? - ha commentato l’azzurro Ludovico Edalli, in gara assieme a loro (16°) - Gli faccio un grandissimo applauso anch’io. Sono immagini forti, belle da vedere. Questa è la prova che lo sport unisce, che vince sempre! Proprio come ci insegna la Carta Olimpica. Grandissimi Oleg e David!”.