Golf, Jason Day vince The Players, Francesco Molinari 7°

Francesco Molinari termina al 7° posto nel Players Championship dominato dal favorito Jason Day
Golf, The Player Championship: che spettacolo!
Maurizio Della Camera
3 min

ROMA – Per Jason Day decima vittoria in carriera e terza quest’anno , numero 1 al mondo ed ora anche leader nella Fedex Cup. Partito con quattro colpi di vantaggio non si è lasciato sfuggire la vittoria del The Players Championship con 273 (-15: 63-66-73-71). Ottima prestazione per il nostro Francesco Molinari che ha chiuso al con 279 (-9: 66-69-72-72).  Resta un po' di rammarico per come è andato la giornata, ma quel che conta è il balzo in avanti che il nostro italiano ha fatto nella classifica mondiale e nella Fedex Cup dove ha recuperato ben 27 posizioni. Secondo classificato con quattro colpi di ritardo lo statunitense Kevin Chappell.

Francesco Molinari era partito bene con un birdie al par 5 della 2a buca, grazie ad un buon approccio che gli lasciava un comodo putt di 1,5 metri e la soddisfazione di agguantare il 2° posto in classifica.  Alla buca successiva però i tre putt gli consegnavano il primo bogey di giornata. Ancora un bogey alla buca 6 frutto di un attacco al green impreciso e di un’uscita dal bunker troppo corta. Non si lasciava sfuggire però l’opportunità del birdie al successivo par 5, ancora un preciso approccio ed un facile putt. Il terzo birdie di giornata arrivava poco dopo alla buca 12 dove non aveva difficoltà ad imbucare con il putter dopo un preciso ferro di 87 metri. Poi la svolta negativa alla buca 14, prima un ferro da 156 metri che terminava corto ad inizio green, e subito un dopo due corti putt sbagliati per chiudere con un doppio bogey che lo faceva scendere in 8a posizione. Per finire ancora un birdie al par 5 della buca 16 per risalire una posizione e chiudere definitivamente al 7° posto. Ancora una buona prestazione per Francesco Molinari su questo percorso dopo il 6° posto del 2014.

Jason Day – Lo aveva dichiarato in partenza che sarebbe stato prudente e così è stato nelle prime nove buche. Del resto, nonostante il piccolo disastro della buca 9, ci sono voluti tre approccini per arrivare in green, aveva chiuso le prime nove con ancora due colpi di vantaggio sul gruppetto di inseguitori, anche perché nessuno di loro aveva dimostrato di poter impensierire l’australiano. Poi, esattamente come il giorno precedente, ha accelerato il ritmo nelle seconde nove, siglando subito un birdie alla 10 e alla 12. Con quatto colpi di vantaggio già scorrevano in televisione le immagini celebrative della sua prossima vittoria, in barba alla scaramanzia.

Da segnalare la prestazione del 46enne Ken Duke, che ne dimostra anche qualcuno in più, che dal tsabato aveva iniziato ad imbucare con il putter da ogni dove, fino a quando la stanchezza si è fatta sentire ed il suo gioco dal tee al green ne ha risentito.


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