Golf, Renato Paratore golfista e Romanista si racconta

Renato Paratore, intervistato al Nordea Master, ci parla dela sua vita attuale sul Tour, sogni e passioni
Golf, Renato Paratore golfista e Romanista si racconta© Getty Images
Maurizio Della Camera
4 min

ROMARenato Paratore ha solo 19 anni, ma ha fatto tanta strada nel mondo del Golf. Medaglia d’oro nel golf ai giochi giovanili nel 2014 a Nanchino, è oggi alla suo secondo anno nell’European Tour. Diplomatosi lo scorso anno, può concentrarsi esclusivamente sul suo gioco. Due aspetti lo contraddistinguono dagli altri giocatori, la velocità del suo gioco e la sua sfrenata passione per la “Magica” Roma.

Impegnato nel Nordea Master in Svezia ci racconta la sua vita attuale:

Al momento la vita è bella. Mi sto godendo tutto e mi piace essere un golfista professionista. Sono contento del mio stato di forma attuale. Attualmente sto giocando in modo costante e sebbene non abbia ottenuti grandi risultati in molti tornei, ho superato molti tagli, così va bene. Sono finito nei primi dieci in Marocco. Questo è stato il miglior risultato, e ho ottenuto qualche altro buon piazzamento. Sto giocando bene, voglio quindi sfruttare questo stato di forma per avere più risultati positivi. Il gioco corto è la parte del mio gioco dove sono più forte per il momento ed il mio drive è migliorato tantissimo. Questo mi fa ben sperare per il resto dell’anno.

Ho sempre giocato velocemente. Mi immagino il colpo e colpisco la palla. Semplice. Quando giocavo da dilettante ero ancora più veloce di adesso! Segue questa routine perché funziona con me, e mi sento a mio agio. Molto raramente faccio uno swing di prova. Forse un paio a giro. Se giocassi da solo batterei il record del giro più veloce nell’European Tour!

Il mio obiettivo è di finire nei primi 60 della Race to Dubai questa stagione. Se non ci riesco, allora anche finire nei primi 100 andrebbe bene. Ma l’obiettivo resta i primi 60, specialmente dopo lo scorso anno quando sono riuscito a mantenere la carta arrivando 109! (l’ultimo posto utile ndr). Ero così in ansia e non voglio ripetere quell’esperienza ancora, ma alla fine ce l’ho fatta e sono qui ora nella meravigliosa Svezia.

Sono nato a Roma e giocare la Ryder Cup 2022 nella mia città natale è il mio sogno. È il mio primo obiettivo. Sarebbe così bello per il Golf italiano, e spero che possa aiutare a far crescere questo sport nel mio paese. Forse qualche giocatore della Roma verranno a vederla. È la mia squadra e ognivolta che sono a Roma vado sempre allo Stadio Olimpico a vederla. Mi piace l’atmosfera delle partite. Ma non ho ancora incontrato i giocatori della squadra.

È bello che ora possa concentrarmi sul golf dopo aver terminato gli studi a scuola. Se parliamo di voti, diciamo che ho appena superato il taglio! Ho preso giusto la sufficienza, ma alla fine ho superato gli esami. Ho studiato al Liceo Linguistico, concentrandomi su Spagnolo, Inglese e Tedesco, ma il mio Tedesco non è il migliore. Me la cavo bene con l’Inglese, lo Spagnolo e, ovviamente, l’Italiano.

Stare nel Tour aiuta ad apprendere le lingue, nonostante passi molto del mio tempo con gli altri giocatori Italiani e Spagnoli avendo culture simili. Il mio miglior amico nel Tour è Matteo Manassero. Ci divertiamo molto insieme e lo conosco da molto tempo. Speriamo di continuare a divertirci ed avere successi in futuro."


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