Golf: il nostro Open sempre più grande

Sale a 3 milioni il montepremi del principale evento di golf italiano. Nel 2017 saranno 7
Golf: il nostro Open sempre più grande
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C’è chi sostiene sia stata l’arma vincente del presidente della Federgolf Franco Chimenti per ottenere l’assegnazione della Ryder Cup 2022. Innalzare il montepremi dell’Open d’Italia da un milione e mezzo di euro a 3 già per l’edizione 2016 e addirittura portarlo a 7 per 10 anni, dal 2017 al 2027, rappresenta una sfida a mediolungo termine per far crescere il nostro golf ma intanto si possono notare i primi risultati nel breve periodo. È una sfida, appunto, e come tale non è scritto a priori che si possa facilmente vincere ma le adesioni pervenute finora per il torneo, che andrà in scena al Golf Club Milano dal 15 al 18 settembre, fanno quanto meno ben sperare.

I PROTAGONISTI - Innanzitutto ci sarà il campione in carica del Masters di Augusta, uno dei tornei più ambiti su scala mondiale. Stiamo parlando dell’inglese Danny Willett, giocatore in grande ascesa nelle ultime due stagioni e in grado di approfittare al meglio dell’incredibile crisi di Jordan Spieth nelle buche finali per arrivare ad indossare la famosa giacca verde riservata ai vincitori all’Augusta National. È lui il giocatore di punta che si esibirà nel cuore del Parco di Monza ma la compagnia sarà delle migliori. Tornerà Martin Kaymer, il tedesco vincitore di due major che un anno fa perse al playoff da Karlberg (anche lui presente per difendere il suo titolo) dopo aver dissipato tutto il suo vantaggio nelle ultime buche. Quella sconfitta aprì un periodo difficile, fatto di tanti tagli mancati ma gli ultimi mesi ci hanno restituito un Kaymer degno della sua fama. Altra star che ha confermato la sua presenza è l’altro inglese, Lee Westwood, già numero 1 del mondo e giocatore in grado di appassionare il pubblico di ogni angolo del pianeta, che spera ancora di vedergli vincere un major, dopo averci provato per oltre 70 volte senza successo. Ci saranno poi gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Rafael Cabrera Bello. Il primo è ancora molto competitivo nonostante abbia passato la cinquantina ed è famoso per i suoi sigari e la sua passione per le auto sportive, che gli è valsa il soprannome di “El Mecanico”. Il secondo, a suon di ottimi risultati, si sta togliendo di dosso l’etichetta di giocatore più bello che bravo e può legittimamente sperare in un posto nel team europeo di Ryder Cup che sfiderà quello americano a fine settembre. Non va poi sottovalutato il coreano Byeong Hun An, Rookie Of The Year per lo European Tour nel 2015 e forse già uno dei migliori “puttatori” al mondo.

GLI ITALIANI - Come al solito, poi, ci sarà una nutrita compagine italiana, fatta sia dei nostri professionisti più conosciuti e affermati, sia di giovani dilettanti di molto più che belle speranze. Francesco Molinari è stato l’ultimo nostro giocatore a trionfare nell’Open di casa, dieci anni fa al Golf Club Castello Tocinasco e in questa sua seconda stagione sul tour americano si sta confermando giocatore di livello assoluto, certamente in grado di portare a casa il titolo. Gli ultimi mesi hanno poi decretato la fine della lunga crisi che ha afflitto Matteo Manassero, l’ormai ex enfant prodige del golf italiano, tornato a mostrare a tutti il suo talento cristallino sia in campo europeo che mondiale. È lui probabilmente il personaggio più atteso tra i nostri, quello che più degli altri ha saputo valicare i confini del suo sport, raggiungendo una certa fama anche tra il pubblico meno appassionato. Da non sottovalutare poi le potenzialità di Nino Bertasio, autore finora di una grande stagione che l’ha portato fino alla qualificazione olimpica e di Edoardo Molinari, ultimamente un po’ in difficoltà sui 4 giri ma pur sempre giocatore di Ryder Cup e vincitore di torneo. Renato Paratore vorrà invece dare una svolta definitiva alla sua stagione, fatta di alti e bassi ma che ha comunque confermato la sua statura di giocatore internazionale, nonostante i neanche 20 anni.

I DILETTANTI - Tra i dilettanti, sono chiamati a ripetersi Lorenzo Scalise e Stefano Mazzoli, già un anno fa capaci di stupire tutti e passare il taglio e anche loro in compagnia di altri ragazzi a dir poco interessanti a cui l’organizzazione darà l’opportunità di misurarsi con il meglio del golf europeo. Il tutto, come meglio spiegato nel taglio basso, contornato da un grande numero di iniziative per tutta la famiglia, che trasformeranno il Parco di Monza nella sede di un vero e proprio festival dello sport, con l’obiettivo di superare le cinquantamila presenze di un anno fa.


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