Golf, Oro a Justin Rose a Rio 2016

Al termine di una splendida finale l'inglese Rose si impone sullo svedese Stenson. Metà classifica per gli italiani.
Golf, Oro a Justin Rose a Rio 2016© Getty Images
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ROMA – Oro per Justin Rose – Gran Bretagna, Argento per Henrik Stenson – Svezia, Bronzo per Matt Kuchar - U.S.A. È questo il secondo medagliere olimpico maschile del golf dopo l’edizione del 1904. I nostri portacolori, Matteo Manassero e Nino Bertasio hanno terminato rispettivamente in 26a e 30 a posizione. Nessun montepremi milionario questa volta, ma soltanto la gloria olimpica, ben più antica anche di questo sport.

Una finale bellissima decisa all’ultima buca, assolutamente all’altezza dell’evento impreziosita da un splendido duello fra i due Master champion. Justin Rose ha vinto nel 2013 lo US Open mentre Henrik Stenson è fresco vincitore dell’Open disputatosi lo scorso luglio.

Disputatasi in condizioni meteo ideali, sole e vento moderato, la gara è stata un braccio di ferro fra i due. Un testa a testa iniziato dalla prima buca e proseguito fino alla fine. Nelle prime 12 buche per tre volte Stenson ha agganciato al comando Rose. Più preciso dal tee al green lo svedese, più efficace l’inglese nel putt. Emozioni a non finire poi dalla buca 13 quando è proprio il putt a tradire Rose fallendone uno da un metro. Stenson passava quindi al comando per la prima volta dall’inizio del torneo olimpico. Alla buca successiva però lo svedese sbagliava il primo approccio del suo torneo e segnava il primo bogey sul suo score mentre l’inglese infilava un putt da cinque metri che gli permetteva di riacciuffare Stenson in testa della classifica. Alla 15 gran secondo colpo di Justin Rose che gli lasciava un putt di tre metri che non sbagliava. Dopo quindici buche si tornava nuovamente quindi alla situazione iniziale, un colpo di vantaggio per Rose su Stenson costretto ad inseguire ma con sole tre buche davanti. Bastava la successiva per rimettere tutti in parità. Alla 16 infatti Stenson piazzava ad un metro dall’asta un sand da 76 metri e segnava il suo quinto birdie. Dopo il par per entrambi alla 17 si andava alla 18, il par cinque conclusivo per un finale emozionante. Dopo il tee shot ed il secondo colpo in fairway, i due si giocavano il podio con l’approccio. Cinquanta metri per lo svedese, 35 per l’inglese. Stenson restava corto di qualche metro mentre Justin Rose suggellava la sua prestazione con un approccio ad un metro dall’asta e dall’oro.  Non avendo imbucato il primo, deluso Stenson sbagliava anche il corto putt di rientro consegnando la vittoria a Rose che comunque imbucava il suo birdie. Per celebrare l’impresa i sudditi di sua maestà si godevano quindi la festa con la musica dei Beatles in sottofondo.

Grande prestazione per Matt Kuchar, il più regolare degli statunitensi nei quattro giorni. Dopo un avvio regolare è letteralmente esploso dalla buca 5. Da quel momento 4 birdie e un eagle in sei buche gli hanno permesso di avere la meglio sul plotone di inseguitori posizionandosi al terzo posto, lontano si dai due leader, ma anche con due colpi di vantaggi sul resto del field che si trovava costretto a rischiare per tentare il recupero. Il birdie alla 16 chiudeva poi definitivamente i giochi per il terzo posto. Il birdie alla 17 invece, contemporaneo al bogey di Rose e di Stenson alla 13 e 14, apriva addirittura una chance per l’argento, a quel punto ad un solo colpo di distanza. Il suo 63 sarà alla fine il miglior score di giornata.

Il punteggio finale vede quindi Rose primo con -16 (67-69-65-67), Stenson secondo con -14 (66-68-68-68), Kuchar terzo con -13 (69-70-69-63).

Per Matteo Manassero, giro conclusivo in 69 colpi per uno score finale di -2 (69-73-71-69). Due bogey e quattro birdie di cui tre nei par 5. Una buona prestazione per il veronese che continua ad inanellare buone prestazioni dopo il suo lungo periodo di black out.

Nino Bertasio, giunto qui meritamente grazie ad un’ottima stagione in costante miglioramento, ma anche inaspettatamente visto che fino a due anni fa giocava ancora nel Challenge Tour, ha concluso degnamente la sua esperienza olimpica con un buon 68 di giornata. Ha chiuso quindi con -1 (72-72-71-68). Sul suo score finale cinque birdie e due bogey.

Nonostante le defezioni, quella di oggi resterà una giornata storica per il golf, e sicuramente avrà fatto venire qualche rimpianto a chi non ha voluto farne parte. Appuntamento a Tokyo fra quattro anni per gli uomini, mentre mercoledi 17 toccherà alle signore entrare nella storia.


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