Golf, Borja Valero e Platini all'Open d'Italia

Vigilia dell'apertura dedicata alla Rolex Pro Am, spettatore d'eccezione il centrocampista spagnolo e protagonista sul green l'ex presidente Uefa
Golf, Borja Valero e Platini all'Open d'Italia© ANSA
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ROMA - Sul green ama rilassarsi e, a pochi giorni dal derby, l'interista Borja Valero si è goduto l'atmosfera della vigilia dell'Open d'Italia al Golf Club Milano di Monza, assistendo alla Rolex Pro Am. "Da tantissimi anni provo a giocare a golf, mi aiuta soprattutto a rilassarmi. Mi piace per staccare un po' la spina dal calcio e mi diverto - ha raccontato il centrocampista dell'Inter, che ha preferito non parlare della sfida di domenica contro il Milan -. Il mio colpo forte? Non ne ho ancora uno, ma mi piace, mi diverto", ha sorriso lo spagnolo, che ovviamente fa il tifo per i connazionali Sergio Garcia, Jon Rahm e Miguel Angel Jimenez: "Spero che domenica vinca uno di loro"

ANCHE PLATINI ALLA ROLEX PRO AM - Vecchi amici dal tempo in cui si sfidavano in campo con il pallone fra i piedi, Michel Platini e Beppe Dossena sono fra i vip che partecipano alla Rolex Pro Am, la sfida fra squadre di golfisti professionisti affiancati da amatori, che fa da antipasto all'Open d'Italia. I due ex calciatori sono stati inseriti nel team di Renato Paratore, e il campione del Mondo del 1982 se l'è cavata un po' meglio rispetto all'ex presidente della Uefa. "Ce l'hai Michel?". "No, non ce l'ho però la metto lo stesso", ha replicato Platini, ma il suo put è meno efficace delle sue velenose punizioni di un tempo. Altri amatori hanno conquistato applausi con i loro colpi, anche due disabili nel team dello spagnolo José Maria Olazabal, simboli di uno sport che aiuta a superare le barriere: Andrea Calcaterra, classe 1952, promettente dilettante che a fine anni '90 ha perso la vista e sul green ancora colpisce forte e si destreggia facendosi aiutare a prendere le misure; e il colonnello Roberto Punzo, ferito alle gambe nel 2006 in Libano da una bomba e capace comunque di muoversi e colpire la pallina grazie a una sedia a rotelle automatizzata.

PARATORE: SOGNO UN TRIONFO - Trionfare all'Open d'Italia "è un sogno che passa spesso per la mente" di Renato Paratore, che ammette di "sentire un filo di pressione in più" nel torneo di casa, con un montepremi da record e avversari di primo livello. "Come sempre si ha voglia di fare bene, soprattutto perché è l'Open, un torneo importantissimo per il movimento italiano, che cresce di anno di anno. Sarà una bella settimana, sono qua per dare il massimo e arrivare più in alto possibile - ha assicurato il romano classe 1996, prima di guidare uno dei team della Rolex Pro Am, con ex campioni del calcio come Michel Platini e Beppe Dossena -. Con un montepremi da 7 milioni di dollari e un field di alto livello, ci sarà molto più pubblico. Mi aspetto un'esperienza favolosa".

 


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