C’è andato vicinissimo, Mirco Demuro, davanti a 121.319 spettatori, ma questa volta l’Arima Kinen (gruppo 1, 480.860.000 yen, m. 2500) gli è sfuggito di poco. Già vincitore a Nakayama nel 2010 con Victoire Pisa della corsa più amata dagli appassionati ippici giapponesi, che con le loro preferenze contribuiscono a definire il campo dei partenti, in un epilogo avvincente in sella a Sounds of Earth non è riuscito a rimontare del tutto Gold Actor. Alla fine i due cavalli sono stati separati solo da un’incollatura (nella foto JRA), con il leader Kitasan Black ancora terzo quasi in linea. Appena ottavo a ridosso il favorito Gold Ship, in difficoltà nella bagarre conclusiva dopo essersi portato sui primi dall’ultima posizione con uno spettacolare volo inscenato sulla retta opposta alle tribune e completato sull’ultima curva. Invece Demuro, a lungo affiancato al vincitore, è sempre rimasto nella scia dei battistrada, perdendo forse qualche battuta preziosa sull’accelerazione operata da Kitasan Black all’ingresso in retta d’arrivo. In assoluto, il suo Sounds of Hearth è sembrato aver risentito del ritmo a strappi della corsa: 2.33 il tempo di Gold Actor, un 4 anni affidato a Hayato Yoshida, quotato 16 contro 1 al tot. Nel convegno Mirco ha messo a segno ancora una doppietta vincendo le Farewell Stakes con Keep In Touch e la Happy End Cup con Admire God, chiudendo così l’anno in Giappone a quota 118, terzo nella classifica fantini dietro Keita Tosaki (130), autore addirittura di una cinquina in questo ultimo convegno del 2015, e l’infortunato Yuichi Fukunaga (121).