Priore Philip è tornato... da corsa

Concentrato e disponibile nelle mani di Branca, a Capannelle ha ottenuto una facile e promettente vittoria, riscattando le brutte prestazioni dell'ultimo anno e mezzo
Priore Philip è tornato... da corsa© HG Roma/Savi
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All’improvviso sembra essersi risolto l’enigma di Priore Philip, che per tutto il 2015 e ancora nel tentativo francese di questa primavera era apparso la brutta controfigura del primaserie ammirato nel 2013 e nel 2014 con le vittorie nel Gran Criterium, nel Vittadini, nel Di Capua e nel Roma. A Capannelle il sauro della Scuderia Ste.Ma. oggi (nella foto) è tornato al successo dopo quasi 17 mesi di digiuno, l’ultimo risalto risaliva al trascurabile rientro vincente dell’aprile 2015, ma soprattutto è apparso molto disponibile ai comandi di Fabio Branca, con il quale aveva già fatto coppia in occasione del vittorioso Calvairate del marzo 2014 a Milano. Tranquillo e sereno al tondino, neppure sudato nonostante il pomeriggio assolato e solo per un attimo esitante alle gabbie di partenza, Priore Philip si è avviato appena in controtempo e presto si è portato sull’iniziale battistrada Musa d’Oriente. Branca a quel punto lo ha spostato in corsia esterna e ben prima della curva l’ha installato al comando, assecondandolo nell’azione e senza mai disturbarlo con il morso. Il figlio di Dane Friendly ha proseguito di discreta lena e in piegata ha preso margine su Musa d’Oriente e soprattutto sugli altri avversari. In dirittura tutto è filato liscio, anche quando l’inseguitrice ha tentato un vano aggancio, perché ai 300 finali Branca ha chiesto a Priore Philip una minima accelerazione fino a concludere comodissimo vincitore (1.38.60 il tempo finale) con quattro lunghezze di vantaggio sulla stessa Musa d’Oriente. Molto soddisfatto Branca al rientro dalla pista: «Ha fatto tutto quello che gli ho chiesto». Non era invece a Roma l’allenatore di Priore Philip, Stefano Botti. Programmi tutti da definire per l’autunno: il 5 anni non è iscritto al milanese Di Capua di domenica 25, probabile invece un ulteriore ingaggio in condizionata per avere conferma della ritrovata “testa” del cavallo, in vista di eventuali appuntamenti più impegnativi.


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