Priore Philip saluta le corse

A 6 anni ne ha abbastanza delle piste: si chiude la carriera del purosangue che a fine 2014 ottenne un rating di 120 con la prestazione-monstre nel Roma
Priore Philip saluta le corse© HG Roma/Savi
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Carriera finita per Priore Philip, il sauro che aveva fatto sognare il galoppo italiano alla fine del 2014, quando con una prestazione-monstre nel Premio Roma GBI Racing (nella foto), dominato in 1.58.47 sui 2000 metri di Capannelle, si guadagnò un rating internazionale di 120. Vincitore del Gran Criterium nel 2013 e ancora del Vittadini e del Di Capua sempre nel 2014, dall’exploit nel Roma non si è più ripetuto sugli stessi livelli, riuscendo a conquistare giusto il quarto posto nel Ribot 2016. Da sempre allenato dal team Botti a Cenaia, di origini decisamente ordinarie (il padre è Dane Friendly), Priore Philip ha iniziato la carriera dal basso con un quarto posto a “reclamare” e dopo l’acquisto da parte della romana Scuderia Ste.Ma. a 2 anni fu protagonista di graduale escalation che lo portò al successo nel Gran Criterium collezionando 6 vittorie consecutive. Dopo il trionfale 2014 (5 successi in 6 corse più il secondo posto nel Parioli con molte recriminazioni), per problemi caratteriali il suo rendimento in pista non è stato più altrettanto sincero. Trasferito anche in Francia dopo l’operazione di castrazione, oltr’Alpi è riuscito a correre solo una volta con esito deludente (un quarto posto in provincia a Montlucon) e anche al ritorno in Italia ha faticato a ritrovare la via della vittoria. Ieri a Capannelle è arrivato solo quinto in una condizionata vinta da Mewat su Basileus, subito dopo la decisione di ritirarlo dalle corse che ormai già da un po' non erano più nella sua testa.


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