Enable e Dettori, applausi!

La grande favorita non delude e domina anche l'Arc de Triomphe, che Lanfranco conquista per la quinta volta diventando il primatista tra i fantini nella classica. Forse la cavalla in pista anche nel 2018 per ripetersi a Longchamp
Enable e Dettori, applausi!© France Galop
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Due fenomeni! Enable e Lanfranco Dettori hanno dato spettacolo anche stavolta. La campionessa del trainer John Gosden, dopo Oaks inglesi a Epsom, Oaks irlandesi al Curragh, King George ad Ascot e Yorskhire Oaks a York in appena 84 giorni, ha infilato il quinto gruppo 1 consecutivo, prima 3 anni allenata in Inghilterra a centrare la classica parigina. E Frankie, che ha montato l’ennesima corsa da manuale, ha chiuso addirittura il pokerissimo, dopo i successi con Lammtarra (1995), Sakhee (2001), Marienbard (2002) e Golden Horn (2015). Frankie è ora così il primatista assoluto tra i fantini per vittorie nell’Arc, dopo esserlo diventato già per il numero di partecipazioni: questa di oggi era infatti la 29ª, una in più rispetto a Lester Piggott. Quinta affermazione anche per il proprietario saudita Khalid Abdullah, la cui giubba verde, bianca e rosa aveva già primeggiato con Rainbow Quest (1985), Dancing Brave (1986), Rail Link (2006) e Workforce (2010).

LA CORSA - La pattuglia dei cinque cavalli schierati da Aidan O’Brien ha cercato di complicare la vita alla favorita, ma Dettori è stato bravissimo nel mantenersi sempre in una posizione favorevole a ridosso di Idaho e Order of St George, per poi scatenare Enable in retta d’arrivo. Ai 400 finali la portacolori di Abdullah è passata in vantaggio per allungarsi allo steccato, con Lanfranco che ha spinto a tutta limitandosi nel finale a controllare gli avversari. Order of St George, terzo nell'edizione 2016, è rimasto generosamente in quota ma alla distanza per le migliori piazze è stato sopravanzato in modo netto da Cloth of Stars e Ulysses. Quinto posto per Cristian Demuro in sella a Brametot, dopo essere rimasto sempre all’interno della vincitrice fino all’ingresso in dirittura, dove poi però non ha avuto percorso semplicissimo se non nelle battute conclusive.

IL DOPOCORSA - «John è un genio - ha detto Dettori di Gosden dopo la corsa - È stato capace di mantenere la cavalla al top della forma per tutto l'anno! Enable è una cavalla fantastica, eravamo in una buona situazione di peso e la distanza era quella ideale per lei. mi sono preoccupato di restare sempre in una posizione di sicurezza, per controllare gli avversari, e così non ho avuto alcun problema. Abbiamo preso quattro lunghezze di vantaggio e lì la corsa è finita...». Dal canto suo l'allenatore ha escluso che Enable possa tornare in pista quest'anno per il Turf della Breeders' Cup (4 novembre a Del Mar): «Sarebbe un errore. Invece credo che potrebbe esprimersi con grande profitto anche nel 2018: fin qui, la sua carriera di corse è durata in tutto una decina di mesi. E poi sarebbe stupendo vincere l'Arc su due piste differenti (il prossimo anno si tornerà a Longchamp - ndr)».

LE ALTRE CORSE - Il pomeriggio di Chantilly, piuttosto, ha fatto registare un clamoroso “cappotto” dei cavalli allenati in Inghilterra ai danni dei francesi. Lasciando da parte il GP riservato agli arabi (Julian Smart opera in Qatar, peraltro), prima di Enable e dell'Arc ci sono state infatti le vittorie di Wild Illusion nel Boussac e Happily nel Lagardere (qui secondo Demuro jr con Olmedo), poi quelle di Rhododendron (Opéra), Battaash (Abbaye de Longchamp) e infine Aclaim (Foret).

Qatar Prix de l’Arc de Triomphe (gruppo 1, 5.000.000 €, m. 2400): 1. Enable (L. Dettori), 2. Cloth of Stars, 3. Ulysses, 4. Order of St George, 5. Brametot. Distacchi: 2 1/2 - 1 1/4 - 1 1/2 - 1 1/4. Tot. in Italia 1,66 1,22 3,20 1,88 (13,76) Trio 47,55.


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