Wiesenbach, poi diluvio e stop

A Capannelle disputate solo quattro corse: annullato il Roma, si recupererà il 26 novembre. Il Berardelli vinto dal tedesco che appartiene alla D'Altemps, scuderia che ha cavalli anche al trotto e in ostacoli
Wiesenbach, poi diluvio e stop© HG Roma/Savi
di Mario Viggiani
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Niente Roma. La pioggia torrenziale è arrivata più tardi, dalle parti dell'ippodromo Capannelle, rispetto allo Stadio Olimpico, e così si sono disputate almeno le prime quattro corse, compreso l’altro gran premio del convegno domenicale, il Berardelli. I nove puledri sono andati in pista in pieno nubifragio, con il terreno ormai pesantissimo ma ancora al limite della praticabilità. La pioggia è andata avanti, sotto un cielo nerissimo appena squarciato dalle luci artificiali del tracciato all weather interno, e a quel punto la pista è diventata una palude insormontabile: tutti a casa e niente Roma. Se ne riparlerà domenica 26, dopo la riapertura delle iscrizioni e tutta la solita trafila: la speranza è che anche in quella data si ripresentino i cinque ospiti stranieri di ieri, e cioé Red Label, Salouen, Subway Dancer, Ventaron e Wireless, e magari qualche altro che scelga l’Italia anziché opportunità offerte altrove in questo scorcio di annata.

Ma veniamo al Berardelli, il gruppo 3 per i giovanissimi, costretti a uno sforzo bestiale sul terrenaccio che ha allungato i 1800 metri ufficiali della corsa. Il più attendibile era Wiesenbach, che ha chiuso favorito a poco più di 2 contro 1 e che ha vinto di pochissimo sul “contro” Wait Forever, acchiappato proprio all’ultimo tempo di galoppo sul traguardo: una corta testa il distacco ufficiale tra il grigio allenato da Bruno Grizzetti e il migliore della solita cavalleria, erano in cinque, schierata dal team Botti. Un finale appassionante, risolto alla grande da un Fabio Branca sempre ispirato, autentico fantino da gran premio, ai danni stavolta del nemico amico Dario Vargiu. Appena a ridosso chiudeva terzo Old Fox, al debutto per il nero e il rosa della Ste.Ma. Dispersi gli altri, con frutireu quarto a nove lunghezze.

Sempre secondo nelle due core disputate in precedenza quest'autunno, Wiesenbach è un tedesco, figlio del fondista Juxebox Jury, pagato dal “Grizzly” 13.000 euro l’anno scorso da yearling all’asta di Baden Baden tramite Peter Franceschini. Ne è comproprietaria al 50% la D’Altemps di Stefano Bordini, trevigiano che da tempo ha cavalli anche al trotto e in ostacoli.

Premio G. Berardelli (gruppo 3, 77.000 €, m. 1800 p.g.): 1. Wiesenbach (56 F. Branca), 2. Wait Forever, 3. Old Fox, 4. Frutireu, 5. Undisclosed Desire, 6. Domagnano, 7. Valeria, 8. La Volta Buona, 9. Biz Honor. Distacchi: c.t. - 2 - 9. Tot. 3,09 1,37 1,82 2,84 (10,67) Trio 36,58.


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