Palermo, l'ippodromo resta chiuso

Notizia ferale per il trotto siciliano: il TAR regionale ha respinto il ricorso della Ires che chiedeva la sospensiva del provvedimento interdittivo della Prefettura
Palermo, l'ippodromo resta chiuso
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Con decisione presa l’8 febbraio scorso dal presidente Calogero Ferlisi e pubblicata oggi, il TAR della Sicilia ha respinto il ricorso della Ires, la quale chiedeva la sospensione del provvedimento interdittivo (per mafia) della Prefettura di Palermo che aveva portato allo stop dell’attività ippica alla Favorita. Il merito del ricorso sarà discusso tra alcuni mesi, nel frattempo l’ippodromo resterà quindi chiuso, con danni irreparabili per il trotto siciliano, dopo che già diversi allenatori e numerosi cavalli si sono trasferiti in altre regioni per continuare a correre in attesa di novità sul fronte-Palermo. Peraltro nel frattempo è stato anche dichiarato “decaduto” dal Mipaaf il trotto a Siracusa, unica opzione alternativa nell'isola. L'ippodromo della Favorita, va ricordato, è di proprietà del Comune ed è gestito appunto dalla Ires. L'impianto per il momento continua a ospitare i cavalli stanziali che lo utilizzano come centro di allenamento, dopo che a gennaio non era stata messa in atto l'ordinanza di sgombero pure emessa dalle autorità locali.


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