«Roma lancerà i nuovi Baldini»

Il presidente Castrucci: «Punteremo sui giovani e sugli azzurri. Possiamo crescere ancora, credendo nella bontà del progetto. Ringrazio il Papa
Leandro De Sanctis
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ROMA - Anche la ventesima edizione della Maratona di Roma è stata un successo. Zuppa di record e soddisfazioni, verrebbe da dire alla luce dell’acqua caduta domenica mattina. E nelle tre ore di tv su RaiSport 2 101.622 ascoltatori di media (picco 241.370, contatti 872.962) e share dell’1,07% (picco 2,348%). Non era affatto scontato, tutto sembrava congiurare: dal maltempo alla colpevole disattenzione che ha privato la diretta televisiva della parabola necessaria a trasmettere le immagini. Un danno di immagine notevole, che potrebbe indurre la Maratona di Roma a chiedere un adeguato risarcimento danni.

Il giorno dopo però, il presidente Enrico Castrucci può stilare un bilancio con un largo sorriso.
«Nonostante la pioggia è stata una grande maratona, grazie alla professionalità di questo patrimonio organizzativo della Maratona di Roma. Un gruppo di qualità e capacità organizzative. Nessuno si è fatto male o lamentato, stiamo ricevendo congratulazioni per l’organizzazione lungo il percorso. Avrebbe potuto essere una domenica disastrosa ed invece è stata un grande successo».

La città ha risposto bene.
«Anche grazie ai romani, il nostro primo sponsor. Entusiasmo lungo il percorso e grande accoglienza al Circo Massimo. Sono molti i doverosi ringraziamenti che desidero fare. A Roma Capitale, alla Prefettura di Roma, ai Carabinieri, alle Forze dell’ordin. Tutti si sono prodigati al massimo per dare sicurezza alla gara. Abbiamo raddoppiato le persone impegnate sul percorso, mantenuto gli scenari che vogliono gli stranieri. A loro piace da impazzire correre per le vie del centro, in via della Conciliazione».

E’ filato tutto liscio anche sotto il profilo medico.
«C’era un imponente servizio sanitario e devo ringraziare il consigliere tecnico Nicola Ferrante e il dottor Claudio Lo Presti responsabile
sanitario. Una task force che ha permesso, in una giornata da brivido, lo svolgimento della maratona e ai top di finire la gara».

Tanti turisti podisti, tanti soldi sulla città.
«Confermata la portata dell’indotto economico della Maratona. Questa valenza è un patrimonio che la città di Roma deve solo aumentare».

Ma siete in grado di crescere ancora?
«Noi ce la facciamo se abbiamo il coraggio di dare il giusto merito al costo dell’iscrizione. Il movimento podistico è molto cresciuto
culturalmente. Abbiamo avvertito la sua vicinanza nelle difficoltà. Grazie a tutti gli amatori che si sono iscritti, capiscono sempre di più lo
sforzo. Le famiglie che sono venute, le società, tutti quelli che credono in noi ci confermano che siamo sulla strada giusta. Un grazie al
vicepresidente della Fidal, Vincenzo Parrinello, che ha condiviso i momenti più difficili della giornata. E a Luca Pancalli, vicino a noi con
la sua esperienza».

Anche Papa Francesco si è ricordato della maratona.
«Siamo riconoscenti per la benedizione e il saluto particolare del Sommo Pontefice. Un altro grande messaggio di calore al mondo»

Dove si può migliorare?
«Serve continuità nel rapporto con comunity e social, con il mondo di chi fa la maratona. Aumentare la comunicazione internazionale, riuscire a far capire la bontà del progetto Maratona e che Roma ci crede. Adeguarci aumentando quello che già facciamo per il cittadino e per il maratoneta. Facciamo foto dopo il passaggio dell’ultimo atleta: ai rifornimenti avanza sempre roba...».

Gli italiani hanno fatto parlare di loro.
«Devo ringraziare Emma Quaglia e Domenico Ricatti: sono prenotati per il prossimo anno. Bisogna riconoscere i meriti di chi ha fatto bene nonostante il maltempo. Mi fa piacere che i maratoneti siano stati contenti: abbiamo lavorato sulla qualità del rapporto con ognuno di loro».

L’appuntamento è per il 22 marzo 2015.
«Il futuro della maratona passa per le giovani promesse e soprattutto per gli italiani. Vorrei che Roma diventasse una rampa di lancio per trovare altri Baldini, altre Straneo. Punteremo molto sui giovani e sugli azzurri, in piena sintonia con la Fidal».
 

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