Nuoto, gli atleti ADN firmano contro il doping

I nuotatori che si allenano a Caserta hanno sottoscritto pubblicamente il codice etico richiesto da ADN: «Orgogliosi di loro»
Nuoto, gli atleti ADN firmano contro il doping
Paolo de Laurentiis
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CASERTA - Piccoli grandi gesti. Vengono da Caserta e dell'ADN di Andrea Di Nino: è lì che si stanno allenando molte nazionali del nuoto in vista delle Olimpiadi di Rio. Un progetto internazionale che riscuote consensi, la trasversalità degli atleti che scelgono ADN lo dimostra: un ambiente aperto, trasparente, dove belgi, inglesi, russi, bielorussi, cubani lavorano per la gara dell'anno. Accettando anche (o meglio, soprattutto) il rigido protocollo in materia di antidoping stabilito da ADN. In un momento particolarmente caldo su questo fronte, gli atleti che si allenano a Caserta ci hanno messo la firma, sottoscrivendo pubblicamente il codice di condotta. Da sinistra nelle foto: Tsurkin (bielorusso, campione europeo dei 50 delfino), Heersbrandt (belga, velocista che darà del filo da torcere ai nostri), Brianskij (russo, giovanissimo, secondo ai trials di Mosca nei 50 stile libero, che ha accettato il protocollo senza neanche informare la sua chiacchierata federazione) si sono messi a tavolino e hanno firmato di buon grado. «Forti o scarsi - dice Di Nino, che sarà a Rio come tecnico della Bielorussia - a me interessa che siano puliti. Per questo sono orgoglioso di loro»


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