ROMA - Un fenomeno. Quattro mesi dopo la delusione del quarto posto olimpico e l’idea del ritiro, durata 15 giorni, Federica Pellegrini torna in acqua ai campionati del mondo di vasca corta a Windsor, in Canada, e vince l’unico oro che ancora che le mancava... Straordinaria, lucida, stampa 1’51”73 ridicolizzando tatticamente l’ungherese cannibale Katinka Hosszu, iscritta a mille gare con l’idea di vincerle tutte, ma sconfitta anche nella testa: l’azzurra la lascia sfogare, resta in gara e negli ultimi 50 metri la passa di gran carriera nel momento in cui sente il profumo della medaglia.
L'EMOZIONE - «Sono contentissima - ha detto la Pellegrini a fine gara - questa medaglia chiude il cerchio di una carriera. Nuotavo in corsia 3 e per un po’ ho pensato a quella dannata finale olimpica di Rio. Poi mi sono sciolta ed ho fatto la gara perfetta in rimonta come piace a me. Battere una come Katinka Hosszu è sempre difficile e stimolante. L’avevamo preparata così con il mio allenatore ed è riuscita una gara perfetta. Questa medaglia è il frutto del sacrificio e della voglia di non mollare mai che fanno parte del mio dna anche a 28 anni»