Nuoto, rivelazione shock dell'americano Lochte: «Dopo Rio 2016 pensai al suicidio»

Il 32enne fuoriclasse del nuoto che in carriera ha conquistato dodici medaglie olimpiche
Nuoto, rivelazione shock dell'americano Lochte: «Dopo Rio 2016 pensai al suicidio»© AP
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ROMA - «Dopo le Olimpiadi di Rio ho pensato al suicidio». Lo ha svelato l'americano Ryan Lochte, il 32enne fuoriclasse del nuoto che in carriera ha conquistato dodici medaglie olimpiche. In Brasile per i Giochi Estivi, Lochte, assieme ad alcuni compagni di nazionale, denunciò una rapina subita da falsi poliziotti, che ben presto si rivelò una messinscena per coprire una bravata al di fuori del Villaggio Olimpico, culminata con la devastazione di una pompa di benzina. Lochte fu squalificato per dieci mesi e, dopo il fatto, perse anche numerosi sponsor. «Dopo Rio ero la persona più odiata al mondo - ha ammesso lo statunitense - C'erano momenti in cui mi addormentavo pensando che sarebbe andata bene anche se non mi fossi più svegliato». (in collaborazione con Italpress)


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