Morini allenatore dell'anno, furia Pellegrini

Al tecnico di Paltrinieri e Detti il premio "Castagnetti". Federica amara: «Per me ha vinto Giunta»
Morini allenatore dell'anno, furia Pellegrini© AP
Paolo de Laurentiis
4 min

ROMA - Stefano Morini è l’allenatore dell’anno per la quarta volta consecutiva: al tecnico che ha portato Paltrinieri e Detti all’oro mondiale la scorsa estate a Budapest va infatti anche questa volta il premio Alberto Castagnetti. E fin qui tutto normale. Morini ha vinto davanti a Matteo Giunta e Christian Minotti scatenando la reazione di Federica Pellegrini, allenata proprio da Giunta, mentre Minotti segue la giovane Quadarella, bronzo mondiale nei 1.500. La Divina ha affidato a twitter la sua reazione: «Mi perdoneranno i diretti interessati ma questo mio pensiero non è assolutamente fatto per un senso di antipatia nei loro confronti ma solo per una questione di “meritocrazia”! Sono stata zitta l’anno di Kazan (era il 2015, ndr) perché contro un oro mondiale (di Paltrinieri, ndr) anche tre medaglie (200 e 4x200 mie, 4x100 stile libero di Filo) da due atleti diversi dello stesso allenatore valgono meno ma oggi mi dispiace… non ci riesco proprio!!! Sapete perché non ci riesco?! Perché i risultati di quest’anno non sono interpretabili… Ho vinto l’unico oro che mi mancava nei 200 stile ai mondiali di vasca corta (non faccio paragoni con gli altri ma sappiano a Windsor com’è andata) e ho vinto dopo sei anni il mio terzo oro nei 200 stile libero ai mondiali di Budapest a 29 anni!! Due medaglie d’oro mondiali nello stesso anno con lo stesso atleta mi dispiace ma quest’anno non le ha vinte nessuno!!! Mi dispiace un sacco che questo premio non vada a te Matteo che sei riuscito in questa impresa e oltretutto hai fatto migliorare di un secondo e mezzo Luca Pizzini!!! Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni!! Va bene, ci sta!! Ma per me e per il tuo gruppo sei tu l’allenatore dell’anno, complimenti Matteo».

Pesare i risultati di un allenatore non è mai facile, paragonarli con quelli di un altro tecnico ancora meno. Federica rivendica i risultati di una stagione straordinaria dall’inizio alla fine, lo fa a modo suo, senza troppa diplomazia. Dall’altra parte ci sono i due ori mondiali di Detti e Paltrinieri (e altrettanti bronzi) che hanno illuminato l’estate mentre è vero che l’inverno post olimpico è stato più avaro per i ragazzi di Morini, con Paltrinieri argento mondiale in vasca corta e Detti fuori dal podio. Per Morini è la quarta vittoria su quattro edizioni, appena rientrato dalle trasferte di Coppa del Mondo assieme a Detti, incassa il premio mentre si dedica al suo orto livornese: «Vincere fa sempre piacere ma per me conterebbe di più se a votare fossero tutti gli altri allenatori. Chi vince per tre volte, poi, potrebbe passare nella giuria».

Il criterio di votazione coinvolge le testate giornalistiche e una parte dello staff federale. La votazione avviene in due fasi: prima si scelgono tre nomi e poi il vincitore fra i tre finalisti. Quest’anno la giuria, presieduta da Francesco Postiglione, era composta così: Camillo Cametti (già responsabile della commissione stampa della Federation Internationale de Natation e responsabile di quella della Ligue Europeenne de Natation), Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Paolo de Laurentiis (Corriere dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport), Alessandro Pasini (Corriere della Sera), Roberto Perrone e Piero Mei (decani del nuoto e del giornalismo sportivo), Giulia Zonca (La Stampa), Alessandra Retico (la Repubblica), Benny Lucchi Casadei (il Giornale), Tommaso Mecarozzi (Rai Sport), Carlo Verna (Radio Rai), Novella Calligaris (RaiNews24), Christian Zicche (Swimbiz), Roberto Del Bianco (consigliere federale delegato al nuoto), Cesare Butini (direttore tecnico della squadra nazionale), Gianfranco Saini (direttore sportivo della squadra nazionale) e dai campioni Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Luca Sacchi e Manuela Dalla Valle.

Un voto degli allenatori, invece, nell’immediato è difficilmente realizzabile anche perché i tecnici del nuoto al momento non hanno una loro associazione come invece accade in molti paesi all’estero.


© RIPRODUZIONE RISERVATA