L’uomo d’acciaio rimette gli scarpini. Alessandro Zanni torna in campo domani sera (venerdì) a “Monigo” dopo quasi otto mesi di stop. Qualcosa di impensabile per uno come lui, combattente pura razza Friuli, indomabile e indistruttibile, almeno fino a quel maledetto Italia-Scozia dello scorso 22 febbraio. Distorsione al ginocchio, lesione del crociato anteriore, operazione inevitabile. Qualcosa di impensabile per uno come lui, che veniva da 58 test-match consecutivi con la maglia della Nazionale. Gliene mancavano appena cinque per eguagliare il record del mitico Sean Fitzpatrick, tallonatore degli All Blacks 1986-95, campione del mondo e capitano della squadra più famosa del rugby.
Senza Zanni la Nazionale non ha più vinto e anche il Treviso non se la passa bene. Ci sono una squadra e un ambiente da ricostruire dopo la diaspora estiva e un mercato perlomeno discutibile. Servono leader come il pane e, di pari passo con il recupero di Favaro, Gori e Minto, chi meglio di Zanni? Domani sera a “Monigo” arrivano gli irlandesi del Connacht, rivelazione di questo inizio di Celtic League (ore 20; diretta su Nuvolari). L’occasione ideale per rialzare la testa e ripartire. Presi per mano dall’uomo d’acciaio.