Rugby senza barriere. Che storie da Reggio a Roma!

Domenica, nel pre-partita di Italia-Francia, DMax racconterà come l'ovale può battere sordità e semi-cecità
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Non solo Sei Nazioni nel pre-partita di Italia-Francia su DMax (domenica, ore 15.20). Si parlerà anche dell’altro rugby, quello che riveste funzione sociale e d’integrazione. Al centro, due storie.

La prima riguarda il mondo della sordità. Nella mattinata di domenica (ore 9), infatti, l’Acquacetosa sarà teatro della 2ª edizione del torneo “Carpe Metam per Olivia” riservato agli Under 14, organizzato dall’Associazione Olivia InSegnare per Integrare e dalla Primavera Rugby, con il pilone azzurro Martin Castrogiovanni e l’attrice Nicoletta Romanoff a far da testimonial. Vi prenderanno parte anche i bambini dell’Istituto Statale d’Istruzione Specializzata per Sordi di Via Nomentana di Roma, una delle più autorevoli scuole bilingue (italiano - lingua dei segni italiana) d’Italia. E nella stessa mattina si giocherà un test-match tra la Nazionale rugby sordi e una selezione di giocatori di Salento e Primavera, cui prenderà parte anche Chef Rubio. Che poi racconterà l’evento su DMax.

La seconda storia è quella di Florent Cazenave, 25 anni, mediano di mischia francese del Reggio Emilia (serie A), che fino a un anno e mezzo fa giocava nel Perpignan (Top 14) ed era in odore di nazionale. Poi l’incidente, uno stupido incidente, che gli è costato l’uso dell’occhio sinistro. Cazenave è tornato in campo grazie a speciali occhiali approvati da World Rugby (la federazione internazionale). In Francia però non sono accettati e così il ragazzo, su suggerimento del c.t. azzurro Jacques Brunel, suo vecchio allenatore, ha trovato casa a Reggio Emilia, riallacciando la sua storia con il rugby giocato. Una vicenda simile, peraltro, a quella di Ian McKinley, apertura irlandese del Viadana. Anche lui ha perso l’uso di un occhio e anche lui è ripartito dall’Italia: prima Leonorso Udine, in C1, poi appunto Viadana, in Eccellenza.


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