© Getty ImagesINVIATO A TWICKENHAM
L'Inghilterra torna a casa. Anzi, ci resta, visto che la Coppa del Mondo la organizza lei. Mai il Paese ospitante era uscito al primo turno del torneo. Accadde a Twickenham in una serata da incubo per i maestri. L'Australia non domina, ma fa la partita, segna tre mete (doppio Foley e Giteau) e con l'apertura "Iceman" Foley (28 punti e 7/7 al piede) punisce ogni minimo errore dei padroni di casa. Finisce 33-13, un punteggio quasi umiliante per l'Inghilterra, che finirà terza nel "girone delle morte", mentre Wallabies e Galles si sfideranno sabato già sicure di un posto nei quarti di finale.
E' il fallimento di una gestione, quella di Stuart Lancaster, che ha avuto il merito di lanciare tanti giovani, ma non ha costruito una squadra carente in fatto di carattere e leadership. Tre secondi posti nel Sei Nazioni e questa clamorosa bocciatura mondiale sono lì a testimoniarlo. Fa festa l'Australia, che vendica la finale perduta a Sydney nel 2003 (quella del drop di Wilkinson) e la sconfitta nei quarti nel 2007. Proprio una bella squadra questa del c.t. Michael Cheika, milionario nel settore della moda che a Padova e Livorno conoscono bene (ha giocato per entrambe e allenato i veneti). I Wallabies hanno appena vinto il Rugby Championship, battendo gli All Blacks, e con gente come Giteau, Foley, Folau (oggi in ombra) e due cacciatori di uomini e di palloni del valore di Hooper e Pocock, potrebbero andare molto lontano.