Rugby, un All Blacks per la panchina di Treviso

Il club "celtico", in crisi, ha già scelto il coach per la prossima stagione: è il neozelandese Crowley, ex c.t. del Canada e campione del mondo 1987
Rugby, un All Blacks per la panchina di Treviso
Francesco Volpe
2 min

All Blacks dappertutto. Il rugby è sempre più dipinto di nero. E non parliamo della Coppa del Mondo vinta ad ottobre da McCaw e compagni. Parliamo di panchine. E di omologazione. A Inghilterra 2015 i tecnici venuti dall’altra faccia del pianeta erano otto su venti, il 40%. Crowley (Canada), McKee (Fiji), Gatland (Galles), Haig (Georgia), Schmidt (Irlanda), Betham (Samoa), Cotter (Scozia) e ovviamente Hansen (Nuova Zelanda).
Uno di loro dalla prossima stagione allenerà il Treviso in Celtic League (Pro12). Si tratta di Kieran Crowley, 54 anni, estremo degli All Blacks (19 caps) campioni del mondo nel 1987, una vita nel Taranaki, due stagioni a Parma (1982-84) e dal 2008 ad oggi coach di un Canada che in due Mondiali non ha raccolto in proporzione al gioco prodotto.
Una scelta forte, importante, per rilanciare un club vitale per il rugby italiano, ma entrato da due stagioni in una spirale negativa frutto di scelte tecniche sbagliate, e non solo. I Leoni non vincono dal 20 febbraio e da allora hanno subito 23 sconfitte consecutive, che hanno portato all’esonero del coach Casellato, con la squadra affidata sino a fine stagione al d.t. Marius Goosen.
“Sono molto emozionato e contento di essere il nuovo allenatore del Treviso - le prime parole di Crowley -  Non vedo l'ora di cominciare a lavorare così da poter aiutare il club a raggiungere il successo.”
Per allenare Treviso Crowley ha rinunciato al rinnovo del contratto con i canadesi. “Siamo entusiasti di affidargli l’incarico di head coach - commenta il d.s. Antonio Pavanello - Abbiamo trovato in lui l’esperienza e le caratteristiche che cercavamo”.


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