Feste del Rugby, quando in mischia vanno le scuole

Catania, Ancona, Jesolo e Firenze le tappe che coronano quest'anno il progetto della FIR negli istituti scolastici. E contribuiranno all'educazione sulla sicurezza ferroviaria
Feste del Rugby, quando in mischia vanno le scuole
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Allo sport italiano manca la spinta, il serbatoio della scuola, il rugby italiano, nel suo piccolo, cerca di porvi rimedio. Il momento finale del percorso di reclutamento e promozione sviluppato dalla Federugby con gli istituti scolastici sono le Feste del Rugby. A partire da sabato e domenica, a Catania, questi eventi coinvolgeranno migliaia di giovani rugbisti dall’U.10 all’U.16, dalle elementari al biennio delle superiori. “Sono interessate 2000 scuole e 14.000 ragazzi” ha spiegato il presidente federale Alfredo Gavazzi in sede di presentazione, affiancato al numero uno del Coni, Giovanni Malagò. Tre appuntamenti a maggio (6-7 a Catania, 13-14 ad Ancona e 20-21 a Jesolo) e uno ad ottobre (il 29 a Firenze). Testimonial dell’iniziativa Mauro Bergamasco, partner la Polfer e ANSF (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie). Perché le Feste del Rugby saranno anche l’occasione per sensibilizzare sul problema della sicurezza ferroviaria ed evitare il ripetersi di tragedie come quella di Milano. “Lavorare in sinergia con i nostri club e la scuola - ha spiegato Gavazzi – è cruciale per ampliare il bacino di praticanti e veicolare i valori del nostro sport”.


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