Castrogiovanni fa causa al Racing: "Ha mentito"

Licenziato dal club francese per la fuga a Las Vegas in occasione della semifinale di Champions, l'ex azzurro ribatte: "Sono stati loro a non volermi con la squadra"
Castrogiovanni fa causa al Racing: "Ha mentito"© Bartoletti
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Dopo la “fuga” a Las Vegas assieme ai calciatori del PSG, mentre i suoi compagni giocavano la semifinale di Champions a Leicester, e il conseguente licenziamento da parte del Racing, Martin Castrogiovanni, 34 anni, vuole fare chiarezza sul caso. E la sua versione, ovviamente, contrasta in modo radicale con quella del club parigino. “Alle parole ho sempre preferito i fatti - scrive “Castro” su Facebook - Ho sudato e ho fatto sacrifici, tutto quello che ho ottenuto nella mia vita me lo sono conquistato e credo che i traguardi che ho raggiunto possano parlare per me. Alle chiacchiere ho risposto con il silenzio, ma ho letto tante inesattezze che mi hanno ferito come uomo e come giocatore. Adesso che non sono più un tesserato del Racing è arrivato il momento di fare alcune puntualizzazioni. Stavo andando con la squadra in Inghilterra per la sfida contro il Leicester - continua l’ex pilone azzurro — anche se non ero stato convocato, e il club all'ultimo momento mi ha chiesto di non partire per motivi totalmente indipendenti dalla mia volontà. Mi ha fatto male leggere che avrei mentito per non partecipare alla semifinale di Champions, io che ho sempre messo il rugby al primo posto e non mi sono mai tirato indietro, nemmeno quando i tacchetti degli avversari mi colpivano sugli zigomi. Sono molto amareggiato per essere stato condannato pubblicamente dal club per il viaggio negli Stati Uniti senza nemmeno avere la possibilità di discutere, né di confrontarmi. Sono stato messo fuori squadra senza poter avere un chiarimento nello spogliatoio con compagni e allenatori. Per la mia esperienza a Parigi avrei voluto un finale diverso, è stato un anno speciale perché ho dimostrato che si può tornare a giocare nella Top14 e in Champions dopo un'operazione complessa (l’esportazione di un tumore benigno alla schiena; ndr), e per me scendere di nuovo in campo è stato come rinascere. Avevo immaginato di finire con un giro di campo e il saluto dei tifosi che mi hanno sostenuto nelle battaglie. Purtroppo non sarà così”. “Castro” ha dato ovviamente mandato ai suoi legali di ristabilire quella che considera la verità.


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