Rugby, Parisse: «Al meglio per la guerra agli All Blacks»

L'ammissione del capitano dell'Italia: «Con O'Shea si respira una nuova aria». Poi aggiunge: «C'è sempre chi gode se perdiamo...»
Rugby, Parisse: «Al meglio per la guerra agli All Blacks»© REUTERS
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ROMA - "Ho 33 anni, in nazionale di allenatori ne ho visti passare tanti e vi dico che con O'Shea e il suo staff si respira un'aria nuova e noi giocatori ci sentiamo molto più coinvolti. Per affrontare gli All Blacks ci siamo preparati al meglio, e domani dovremo essere aggressivi, fare la guerra sui punti d'incontro e cercare di non farli giocare in velocità". Alla vigilia della 'missione impossibile' dell'Italrugby, il capitano Sergio Parisse, che domani all'Olimpico raggiungerà le 120 presenze in nazionale, sprona i suoi. Ma il fatto che la Nuova Zelanda faccia un massiccio turnover, cambiando 12 giocatori su 15, non sarà una mancanza di rispetto verso gli azzurri? "Il loro ct ha fatto le sue valutazioni - risponde Parisse - ma all'interno del loro gruppo c'è talmente tanta qualità, attitudine e abilità tecnica che metteranno comunque in campo una squadra competitiva al 100%. Gli All Blacks ci rispettano e in campo danno sempre il massimo, ogni tanto può anche succedere che perdano, come contro l'Irlanda, ma per ognuno di loro quella maglia avrà sempre un significato particolare e tutti vorranno dimostrare di essere degni di indossarla. Quindi per noi - conclude il capitano azzurro - può essere perfino più difficile".

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PASSIONE - "Chi ama l'Italia dovrebbe fare il tifo sempre, per chi la rappresenta in ogni disciplina, ma ci sono sempre gli invidiosi e quindi chi gode quando l'Italia del rugby perde, anche se noi in campo sputiamo sangue". Così il capitano risponde a chi parla di un'Italrugby troppo spesso perdente, nonostante i numeri dimostrino che l'Italia della palla ovale, con 12 vittorie in 51 partite, abbia una media del 23,5% di successi, contro il 7,3 della Ferrari in F1 (7 vittorie negli ultimi 5 anni di Gp) e il 10% di Valentino Rossi (9 successi su 87 prove di MotoGp). "Le cifre sono queste - aggiunge Parisse - anche se io non amo le statistiche e se si parla di mondi diversi per tanti aspetti. Ma, come ho detto, purtroppo c'è sempre chi gufa".


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