ROMA - Davanti agli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'Italia del rugby torna ad essere quella vista in troppe occasioni e dura poco più di un tempo nella gara d'esordio del 6 Nazioni 2017, andando al riposo in vantaggio per 7-3 sul Galles, ma subendo poi nella ripresa un impietoso parziale di 30-0. "L'intensità costante" auspicata alla vigilia non si è vista, insomma, e il ct Conor O'Shea analizza la gara così: "Abbiamo una grossa sfida per cambiare molto della nostra mentalità, nel secondo tempo è venuta meno la nostra disciplina, la sfida che abbiamo è cambiare la percezione per far sì che i rossi e i blu appaiano nello stesso modo".
SEI NAZIONI, ITALIA-GALLES 7-33: LA PARTITA
PARISSE - Lo pensa un po' anche Parisse: "Siamo l'Italia, è così. Per cambiare le cose dobbiamo essere molto più competitivi in campo, io più che mettere pressione all'arbitro non potevo fare ma siamo stati noi indisciplinati e forse è giusto così...". Continua il capitano: "Le partite durano 80 minuti, il primo tempo è stato abbastanza buono ma anche a fine primo tempo abbiamo commesso troppi falli e nel secondo tempo la disciplina è stata disastrosa. Non sono colpe dell'arbitro, sono state colpe nostre. Abbiamo perso completamente la testa, concedendo calci banali e la possibilità al Galles di prendere il punteggio e giocare con più tranquillità". Non a caso, man of the match è stato eletto Leigh Halfpenny, che da solo con i suoi calci piazzati ha realizzato ben 12 punti concretizzando la rimonta prima delle tre mete gallesi. "I gallesi hanno giocato abbastanza sporco ma sono stati bravi - osserva ancora Parisse - con qualche calcio in più a favore magari avremmo potuto realizzare qualche punto in più..."
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