Rugby, presidente Fir: «Il Flaminio ci interessa»

Alfredo Gavazzi, il presidente della federazione: «Sarebbe come ripartire dalle nostre origini, ma non ho ancora il preventivo»
Rugby, presidente Fir: «Il Flaminio ci interessa»© ANSA
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ROMA - «L'idea di prendere il Flaminio è interessante, sarebbe come un ripartire dalle nostre origini. Recuperarlo sarebbe importante per Roma e per lo sport nazionale. Ma al momento è, appunto, solo un'idea». Il presidente della federazione italiana rugby (Fir) Alfredo Gavazzi conferma ai microfoni di DMax, l'emittente che trasnette le partite del 6 Nazioni,

che l'ente della palla ovale è interessato a farsi carico dell'impianto romano acquistandolo per farne la casa del rugby e di tutte le nazionali giovanili e donne, oltre che, probabilmente, la nuova sede di molti uffici federali.

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FLAMINIO? CI INTERESSA - Ma è vero, viene chiesto a Gavazzi, che per acquistare lo stadio Flaminio (che la Fir non amplierebbe rispettando quindi anche il vincolo che c'è sull'impianto) ci vogliono 40 milioni di euro? «Io non ho un preventivo perchè siamo agli albori. Mi sembra però che il Coni abbia un preventivo completamente diverso, sui 15 milioni. Ma la federazione può farlo assieme al Coni - aggiunge - che è interessato ad alcune strutture, e noi ad altre. L'importante è recuperarlo. Io ho visto solo un preventivo che il Coni ha in mano, e le cifre sono completamente diverse».

A tutto ciò potrebbe legarsi anche il progetto delle Zebre? Questa franchigia di Guinness Pro12 (l'ex lega celtica) continuerà ad esistere? «Non c'è dubbio che le Zebre continueranno ad esistere - risponde Gavazzi - c'è un accordo in proposito con l'ente internazionale che è valido fino al 30 giugno del 2020. Quindi continueremo sicuramente con le Zebre, nei termini che vedremo. Ma speriamo che da cosa possa nascere cosa. I giocatori sanno benissimo che c'è un impegno con la federazione».

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