Sci, Paris re della Streif: «Il bis un'emozione in più»

L'altoatesino replica il successo del 2013 a Kitzbuhel: «Vincere la seconda volta è stato davvero difficile»
Sci, Paris re della Streif: «Il bis un'emozione in più»© LaPresse/EXPA/ Johann Groder
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ROMA - «Il SuperG è un'altra cosa. La Streif è 'la discesa', una pista che quest'anno era davvero più che mai brutale. E vincere la seconda volta è stato davvero difficile, il bis è stata un'emozione in più». Dominik Paris non nasconde il suo orgoglio dopo il trionfo a Kitzbuehel. «In alto, dopo il via, avevo sbagliato un paio di volte ma poi, al salto della Seidlalm, non atterravo più e sono andato lunghissimo. Allora - ha spiegato l'altoatesino a fine gara - ho capito che ero molto, molto veloce. La differenza l'ho fatta dalla Hausbergkante in giù sino al traguardo. La gara l'ho vinta lì ed ho avuto anche fortuna: oggi tutti hanno attaccato come non mai».

IL LIMITE - «Qui sulla Streif - ha proseguito l'azzurro dei Carabinieri - devi valutare tutto e andare sempre al limite. Ma il limite non devi superarlo mai, altrimenti sono guai». Nessun guaio e tanta gioia, per una vittoria forse scritta nelle stelle. È infatti lui l'atleta raffigurato nella silhouette rosso fuoco che è al centro del manifesto di questa 77ª edizione delle gare più famose al mondo. Kitzbuehel - tempio dello sci e macchina da guerra in questo sport - ha come ogni anno indetto un concorso mondiale per il manifesto delle gare. Tra 300 e piu concorrenti ha vinto Gerog Pircher, grafico altoatesino e soprattutto da qualche anno manager di Paris dopo esserlo stato a fianco del 'cannibale' dello slittino Armin Zoeggeler. Ebbene, il disegno di Pircher raffigura proprio Domme visto dall'alto mentre si butta giù dalla Hausbergkante.


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