Domenica 6 aprile al via Vivicittà

Si è tenuta presso il CONI la conferenza stampa di presentazione di VIVICITTA' giunta quest'anno alla 31° edizione
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Il percorso della competitiva misura km 12 in ogni città mentre le non competitive variano da uno a quattro chilometri. Alla fine è prevista la classifica unica a circuiti compensati, maschile e femminile. “Vivicittà è da sempre una manifestazione sportiva dai tanti significati sociali – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – una corsa per tutti che lega insieme la tutela dell’ambiente e il bisogno di sport, la solidarietà internazionale e la vivibilità dei centri storici. Quest’anno abbiamo scelto di dare il via da Rebibbia, a Roma: i problemi delle carceri, come hanno ricordato recentemente Papa Francesco e il presidente Giorgio Napolitano, riguardano tutta la comunità. Lo sport riesce a far comunicare i luoghi della reclusione con il territorio e con le città”.

“Il nostro Paese ha bisogno di acquisire valori attraverso lo sport – ha detto Giovanni Malagò, presidente Coni – lo sport per tutti rappresenta un’occasione per lanciare messaggi importanti ai giovani e all’opinione pubblica”. Sul valore della solidarietà internazionale attraverso Vivicittà è intervenuto Guido Benevento, direttore della cooperazione italiana a Beirut, dove la manifestazione si svolge da otto edizioni: “Ogni volta che si corre Vivicittà in Libano vedo la speranza per una vita migliore negli occhi delle persone, e soprattutto in quelli dei bambini dei campi profughi”.

Rebibbia a Roma e nel carcere di Opera a Milano la corsa si svolgerà con le stesse modalità delle altre corse nelle varie città italiane ed estere: percorso di 12 km e presenza dei partecipanti nella classifica unica compensata. “E’ molto importante lo sport all’interno delle carceri perché aiuta l’opinione pubblica a riflettere sulle problematiche della reclusione – ha detto Anna Del Villano, vicedirettrice del carcere di Rebibbia – Vivicittà ha una funzione strategica perché aiuta chi la pratica a lavorare su se stesso e facilita la percezione dell’altro, grazie al rapporto con atleti che vengono dall’esterno”.  Si partirà il 6 aprile anche nelle carceri di Catanzaro e di Bari, seppure con circuiti più brevi. Negli altri Istituti di pena e minorili si correrà Vivicittà in date successive, durante aprile e maggio.

Lo slogan di Vivicittà 2014 è “Città sostenibili. Comunità attive” ed è simboleggiato dal logo che si trova su tutti i manifesti, un po’ foglia e un po’ piuma. Il vivere quotidiano nelle nostre città può essere migliore grazie allo sportpertutti, ovvero ad uno stile di vita più leggero e meno opprimente, più  verde e meno congestionato. Anche quest’anno Vivicittà rinnova il suo impegno verso l’ambiente con l’uso di acqua di rete, materiale eco-sostenibile, manifesti in carta ecologica, bicchieri in mater-bi, raccolta differenziata dei rifiuti, attenzione alla viabilità delle città.

Vivicittà riconferma inoltre la sua vocazione solidaristica e internazionale: in 10 città del mondo, da Budapest alle giapponesi Osaka e Yokohama, si correrà domenica 6 aprile. Si correrà anche in Bosnia, a Tuzla e a Sarajevo, dove si celebrano i vent’anni di Vivicittà. In altre 8 città estere si correrà in date diverse, tra aprile e maggio. Il calendario ufficiale di Vivicittà 2014 avrà una coda a settembre, con le prove di Balbeeck e Sidone, in Libano: si correrà per solidarietà con i profughi siriani e quelli palestinesi. La raccolta fondi di Vivicittà 2014 (un euro ogni partecipante) verrà finalizzata al progetto “Sport & Dignity” in collaborazione con UNRWA-Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Il progetto prevede la realizzazione in Libano di dodici palestre per la ginnastica artistica, dodici spazi per la pallavolo e la formazione di istruttori nelle due discipline.

Vivicittà gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio e, tra gli altri, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Giustizia, del Ministero degli affari Esteri. Vivicittà è sostenuta da Olio Cuore e da Marsh, broker assicurativo leader in ambito sportivo. C’è la collaborazione della Fidal, di Federambiente, Agenda 21 e Lifegate.


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