© APROMA - Tunisia, Francia, Kuwait. Il secondo venerdì del mese del Ramadan, il giorno sacro per l'Islam, diventa il giorno del terrore. Tre attentati in tre Paesi diversi scuotono il mondo.
TUNISIA - Il più sanguinoso è in Tunisia. Dopo la strage del Bardo, è Sousse, nota località turistica, ad essere stata attaccata. Nel mirino due hotel di lusso nel golfo di Hammamet. Uomini armati hanno raggiunto la spiaggia dei resort, provocando la morte di almeno 37 persone e il ferimento di altre 36, soprattutto turisti. L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per verificare l’eventuale presenza di italiani. Uno degli attentatori è stato colpito a morte, l'altro è stato arrestato dopo una caccia durata alcune ore.
FRANCIA - Altro attentato, probabilmente di matrice islamica, nel sud-est della Francia. Un uomo a bordo di un'auto ha fatto irruzione nell'impianto di gas industriale Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione, e ha provocato un'esplosione, colpendo le bombole del gas. Il bilancio è di diversi feriti e il ritrovamento di un corpo decapitato vicino all'impianto. La vittima sarebbe il gestore di una società di trasporti che si trovava lì per una consegna. Macabra scena per i soccorritori che hanno trovato la testa decapitata infilzata sulla recinzione del cortile dello stabilimento e coperta di scritte in arabo. Il presunto autore dell'attacco sarebbe Yassin Salhi ed è stato fermato dalla polizia: avrebbe mostrato un drappo dello Stato Islamico. Fermata anche la moglie.
KUWAIT - Anche in Kuwait l'Isis ha rivendicato un attentato suicida in una moschea. A Kuwait City, un kamikaze si è fatto saltare in area in una moschea, durante le preghiere del venerdì, causando, secondo il ministro dell'Interno dell'emirato, almeno 25 morti e più di 200 di feriti.