Bus Catalogna, dramma Erasmus: 13 vittime, sette italiane

Arriva la notizia dalle autorità spagnole e dalla Farnesina. 6 i feriti. Ora il conducente è indagato, accusato di omicidio colposo plurimo
Catalogna, bus si ribalta: 7 italiane coinvolte nella tragedia
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TARRAGONA (SPAGNA) – Nel dramma dello schianto del bus in Catalogna, ci sono anche lacrime del nostro Paese. Sono infatti 7 (Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza) le studentesse italiane rimaste vittime dell’incidente, nella quale hanno perso la vita diversi studenti in Erasmus che rientravano da Valencia. Al momento, come riportano i quotidiano spagnoli, le vittime sarebbero 13, tra cui due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e un’austriaca. Il bilancio, con ragazzi tutti di età compresa tra i 22 e i 29 anni, racconta anche di 34 feriti, di cui 3 molto gravi.

L’EPISODIO – Indagando sulle cause dell’incidente, il quotidiano iberico La Vanguardia, parla di un errore umano (forse un colpo di sonno) da parte del conducente del mezzo, il quale è risultato negativo ai controlli sul tasso alcolemico e di droga. Il 63enne, interrogato per diverse ore dalla polizia regionale catalana, è indagato per imprudenza e omicidio colposo plurimo.

DALLA FARNESINA – Alla Farnesina, dove da ieri si lavora alacremente per il caso, ha preso la parola Claudio Taffuri, capo dell'unità di crisi. «Dai riscontri incrociati sono 7 le vittime italiane verosimilmente, perché bisogna attendere l'identificazione per avere la certezza piena» ha dichiarato. Taffuri ha poi rimarcato la complessità delle operazioni in corso: «C'erano oltre 300 persone sui 5 autobus, molti italiani. Tutti questi ragazzi non si erano notificati a noi, non ne sapevamo nulla fino a quando c'è stata la tragedia», ha precisato, attendendo l’identificazione delle famiglie. Stefano Sannino, ambasciatore italiano in Spagna, ha invece fatto il punto sui feriti: «Sono quattro i ragazzi italiani (tre ragazze e un ragazzo) ancora ricoverati in Catalogna, uno dei quali in condizioni più complesse, ma i medici escludono rischi per la loro vita. Sono in condizioni stabili e sono ricoverati negli ospedali di Tortosa, Reus, Tarragona e Barcellona».

LE FAMIGLIE – Sul posto, come da procedura, stanno arrivando le famiglie degli studenti coinvolti nell’incidenti e la Generalitat di Barcellona ha organizzato un dispositivo di accoglienza all'aeroporto per accoglierli. I familiari vengono accolte in un albergo di Tarragona e nell’ospedale della stessa città sono stati ricoverati i feriti. In un altro hotel, invece, la Farnesina assiste i familiari degli studenti italiani coinvolti nell'incidente.

IL PAPA - Il Papa, "fortemente addolorato nell'apprendere la notizia" del "tragico incidente" a Freginals, "che ha causato la morte di un gruppo di giovani studenti", "perdita irreparabile" offre "suffragio" per le vittime e auguri perché i feriti si riprendano in fretta. Lo scrive in un telegramma al vescovo di Tortosa Enricque Benavent Vidal.

MINUTO DI SILENZIO - Stasera, nello stadio Partenio, prima del posticipo della 32/a giornata del campionato di calcio di Serie B, in programma alle 20,30 fra l'Avellino e la Ternana, verrà osservato un minuto di silenzio per ricordare le ragazze morte nell'incidente che si è verificato ieri a Tarragona, in Spagna.

LUTTO A TORINO - La Città di Torino proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali di Serena Saracino, la studentessa torinese morta nell'incidente di Tarragona, in Spagna. Il sindaco Piero Fassino si sta mettendo in contatto con la famiglia della ragazza e nel pomeriggio la seduta già prevista del Consiglio comunale si aprirà con un minuto di silenzio.


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