Treno deraglia nel milanese: tre morti e cinque feriti gravi

Incidente alle 6.57 all'altezza di Seggiano di Pioltello: il convoglio era partito da Cremona ed era diretto alla stagione Milano-Porta Garibaldi. Le vittime sono tre donne, oltre cento feriti lievi. Le possibili cause: cedimento su una rotaia
Treno deraglia nel milanese: tre morti e cinque feriti gravi© ANSA
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MILANO - Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato questa mattina all'altezza di Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano. L'incidente è avvenuto alle 6.57 e ha coinvolto il regionale 10452 Cremona-Treviglio-Milano Porta Garibaldi: in quel momento all'interno c'erano 350 persone. Il bilancio è pesante: secondo il 118 ci sono tre morti (tre donne), cinque feriti gravi e oltre cento contusi. Diverse persone sono rimaste incastrate tra le lamiere di uno dei vagoni del treno. I vigili del fuoco, presenti con diverse squadre sul posto, sono riusciti a estrarre tutte le persone intrappolate poco prima delle 10.

Per diverse ore gli elicotteri dei vigili del fuoco e dei soccorritori hanno fatto la spola dal luogo dove è avvenuto il deragliamento del treno all'altezza di Seggiano di Pioltello e gli ospedali. Il campo adiacente ai binari è stato riempito dai mezzi dei soccorritori. Le tre vittime sono Maddalena Milanesi, 61enne di Caravaggio, Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio, e Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio.

La dinamica 

DUE KM FUORI DAI BINARI - Intanto emergono nuovi dettagli sull'incidente. Il treno aveva già fatto una decina di fermate e caricato centinaia di pendolari prima di deragliare all'altezza di Seggiano di Pioltello. Partito alle 5.32 da Cremona, il convoglio regionale Trenord 10452 - motrice e 6 vagoni - si stava apprestando a entrare nel capoluogo dove sarebbe arrivato alle 7.24. L'incidente, secondo quanto riferito, è avvenuto alle 6.57. Sono state tre le vetture uscite dai binari questa mattina ad alcuni chilometri dalla stazione di Pioltello. Il treno - secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce l'infrastruttura - ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri prima che una delle tre vetture impattasse un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto. Il convoglio era composto da un locomotore che spingeva quattro vetture. Nella terza vettura si è avuto il maggio numero di feriti.

DENTRO I VAGONI - Il video dei vigili del fuoco all'interno dei vagoni distrutti dall'incidente.

TWEET CRITICATO - È polemica sui social network per il tweet di uno dei profili ufficiali di Trenord che stamattina ha definito il grave incidente "un inconveniente tecnico ad un treno". Un linguaggio burocratico fortemente criticato dagli utenti.

In seguito, Trenord ha aggiornato la comunicazione.

Le testimonianze

«TREMAVA TUTTO, POI UN BOATO» - «Andava tutto bene, all'improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari». È questa una delle prime testimonianze di uno dei passeggeri. «Quasi subito - ha aggiunto l'uomo, salito alla stazione di Crema - abbiamo capito che cosa era successo».

Drammatica la testimonianza di due genitori che attendono di avere notizie della figlia, che viaggiava sul treno deragliato. «Ho sentito mia figlia al telefono poco prima. 'Mamma aiuto, il treno sta uscendo dai binari!'.Poi il silenzio. Non mi ha detto più niente, e ora non risponde più al telefono».

«VIVA PER MIRACOLO» - È viva per miracolo Marcella, una impiegata di 45 anni che stamani si trovava a bordo del treno deragliato nei pressi di Pioltello. «Sono stata davvero fortunata, mi sento miracolata - ha raccontato uscendo a piedi dal centro di coordinamento dei soccorsi - mi sono trovata sull'unica carrozza dove non ci sono stati feriti. Poi quando sono scesa ho visto che era successo un disastro tutto intorno a noi». «Sono partita questa mattina alle 6.43, da Treviglio, come faccio tutti i giorni. Improvvisamente ho sentito un grande botto, sono stata scagliata addosso alle persone che erano vicino a me sui sedili, e mentre il treno sembrava frenasse, tutto intorno dei sassi spaccavano i finestrini e entravano nella carrozza e vedevamo delle scintille sui fianchi del treno. La nostra carrozza - prosegue - è rimasta inclinata e faticosamente ci siamo trascinati per terra fino alle uscite che sono state sbloccate dai soccorritori. Non credevamo che fosse così grave, ma quando poi siamo usciti e abbiamo visto gli altri vagoni intraversati abbiamo cominciato a vedere feriti ovunque che urlavano». «Non so cosa pensare - dice - è una cosa pazzesca, il treno era strapieno perché a Treviglio salgono anche i viaggiatori che provengono dal Bresciano da quando sono stati soppressi alcuni treni locali».

Le possibili cause

CEDIMENTO SULLA ROTAIA? - «Abbiamo individuato un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro», ha detto il questore di Milano Marcello Cardona, arrivato sul luogo del deragliamento del treno avvenuto questa mattina all'altezza di Seggiano di Pioltello. In un primo momento, l'ipotesi più accreditata è stata quella di un problema allo scambio. Ma Vincenzo Macello, responsabile di Rfi Lombardia lo ha escluso parlando di un cedimento sulla rotaia: «Si tratterebbe di un cedimento sulla rotaia a circa due chilometri e 300 metri dal luogo dell'incidente e non allo scambio come si era ipotizzato inizialmente. Sono comunque in corso accertamenti per individuare il punto esatto e le cause del disastro, sono trascorse ancora poche ore».

La procura di Milano intanto ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo.

IL PRECEDENTE - Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio scorso, un treno di Trenord diretto da Milano a Bergamo era parzialmente uscito dai binari proprio all'altezza di Pioltello, dove questa mattina è deragliato un treno di pendolari. La scorsa estate nessuno degli oltre 200 passeggeri era rimasto ferito. A sviare dai binari, come spiegato al momento dell'incidente da Rfi, era stata la prima vettura che viene chiamata "semipilota", ossia metà riservata ai viaggiatori e metà al macchinista. Lo sviamento era avvenuto appena fuori dalla stazione di Pioltello e i passeggeri erano stati trasbordati su un altro treno per Bergamo. 

Gli altri casi in Italia

Il deragliamento di un treno delle Ferrovie Trenord, con un bilancio di tre morti, avvenuto questa mattina nell'hinterland milanese, allunga la serie degli incidenti ferroviari con più vittime. Questi i più gravi:
2 marzo 1944
È, in assoluto, il più grave incidente ferroviario avvenuto in Italia: a Balvano (Potenza) il treno Salerno-Potenza, trainato da una locomotiva a carbone, si blocca nella galleria "delle Armi": 526 persone muoiono asfissiate.

12 gennaio 1997
A Piacenza, il treno 'Pendolino' (Etr 460) deraglia a 300 metri dalla stazione, mentre è in viaggio da Milano a Roma: 8 morti e 29 feriti. Fra i viaggiatori rimasti illesi il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.

4 giugno 2000
Scontro frontale tra due treni merci nei pressi della stazione di Solignano, sull'Appennino parmense: cinque vittime.

20 luglio 2002
A Rometta Marea (Messina), il treno Palermo-Venezia deraglia. La probabile causa sono i lavori di manutenzione della linea, eseguiti in modo non perfetto. I morti sono otto.

7 gennaio 2005
Un treno interregionale e un convoglio merci con putrelle di acciaio si scontrano frontalmente a pochi passi dalla stazione di Bolognina di Crevalcore, sulla linea Bologna-Verona a binario unico. I morti sono 17, i feriti 15.

29 giugno 2009
Due vagoni contenenti gas esplodono vicino alla stazione di Viareggio, quando il treno merci, che proveniva da La Spezia in direzione Pisa, deraglia. L'esplosione investe le case circostanti. I morti sono 32 morti, molti dei quali muoiono in seguito per le ustioni e le lesioni riportate.

12 aprile 2010
Il treno regionale R108 deraglia nel tratto della linea tra Castelbello e Laces, in Val Venosta, Alto Adige, per una frana di 400 metri cubi, causata dalla rottura di un impianto d'irrigazione di un campo sovrastante la tratta. Bilancio: 9 morti e una trentina di feriti.

12 luglio 2016
Due treni della società Ferrotramviaria si scontrano lungo la ferrovia Bari-Barletta tra le stazioni di Andria e Corato. Muoiono 23 persone, una cinquantina i feriti. 


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