L’ultima gioia sportiva gliel’ha data la Ferrari che amava quanto la Roma – nel suo cuore c’era anche uno spazio per il Bologna. Poi se n’è andato “verso l’infinito e oltre”. Se frequentate i social leggerete soltanto cose belle su Fabrizio Frizzi, la parola più ricorrente è “amico”.
Fabrizio era come gli aggettivi che accompagnavano, sottolineandoli, i suoi numerosi stupori, i sorrisoni alle battute anche più scontate: “meraviglioso”, “stupendo”. Non c’era finzione, nel professionista Frizzi: solo il desiderio - di più: l’urgenza - di trasmettere al pubblico allegria, leggerezza, positività.
Il 5 febbraio scorso, per i suoi 60 anni, gli inviai un sms con 5 parole che portavano tutte ad “auguri”, una ghigliottina d’auguri, e lui tre giorni dopo mi rispose così:
Caro Ivan,
GRAZIE per gli auguri e per lo stile mirato!
Un abbraccione.
Fabrizio lascia una straordinaria eredità a milioni di persone: il ricordo di un uomo di televisione paragonabile per educazione, eleganza, sensibilità e dolcezza all’indimenticabile Corrado.
Un abbraccione, Fabri.
Lutto nel mondo della tv: è morto Fabrizio Frizzi