Milano, imputato spara in Tribunale: tre morti, killer arrestato

L'assassino arrestato dopo una fuga in moto a 30 km dal luogo dell'accaduto. È Claudio Giardiello, 57 anni, costruttore in aula per bancarotta fraudolenta
Milano, imputato spara in Tribunale: tre morti, killer arrestato© Ansa
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MILANO - Nascosti sotto le scrivanie, barricati nelle aule e negli uffici o in fuga verso l'esterno. Li hanno sentiti tutti quei 13 colpi di pistola sparati tra il secondo e il terzo piano e, dalle 11, la giornata delle centinaia di persone presenti nel Palazzo di Giustizia di Milano è improvvisamente cambiata. In pochi tra magistrati, avvocati, impiegati e semplici cittadini hanno capito subito cosa fosse successo, chi avesse sparato e soprattutto dove. In molti hanno iniziato a scappare fuori dal palazzo attraverso i quattro accessi, mentre altri sono stati bloccati dalle forze dell'ordine negli spazi dove si trovavano in quel momento. Carabinieri e poliziotti, in divisa o in borghese, con le armi in pugno hanno percorso i corridoi del tribunale di Mani Pulite, con l'obiettivo di riportare la calma e di mettere in sicurezza tutte le aule. Hanno fatto evacuare prima le donne e poi hanno scortato alcuni magistrati. Negli uffici vicino agli spari, "ci siamo nascosti tutti sotto le scrivanie", ha spiegato un'impiegata mentre alcuni avvocati hanno fatto il possibile per aiutare le persone colpite dalla follia di Claudio Giardello. 

I SOCCORSI - L'avvocato Luis Vaghi è stato invece tra i primi a entrare nell'aula dove Giardello ha ucciso le altre due persone: "È passata una bella mezz'ora prima che arrivassero i soccorsi", ha detto intervistato da Radio24. Si è salvato Stefano Verna, che conosceva Giardello e stava aspettando il suo turno al terzo piano per testimoniare nell'aula dove si stava svolgendo il suo processo. Era stato un cliente del suo studio di commercialista, aveva seguito i conti delle sue imprese per poi abbandonarlo e diventare uno dei suoi creditori. Giardello gli ha sparato due colpi, uno al piede e uno alla coscia, ma Verna è uscito da solo dal Tribunale, dall'ingresso di via Manara. "Ho visto quest'uomo che sanguinava - ha spiegato l'avvocato Massimo Zappaterra - e allora ho preso uno straccio dal bar di fianco per tamponargli le ferite, in attesa che arrivasse l'ambulanza". "Sono vivo ma non so cosa mi rimarrà nella testa dopo questa esperienza", ha poi detto agli amici Verna, ricoverato al Santa Rita. "Ho visto colpire delle persone. Ho visto morire un testimone davanti a me", ha detto il pm Luigi Orsi, che si trovava in udienza quando Giardiello ha sparato, dopo aver sostituito all'ultimo minuto il pm Bruna Albertini. "Avrebbe sparato o comunque fatto del male anche a lei se solo fosse stata in aula", riflettono i suoi colleghi. Increduli, spaventati e anche arrabbiati. Dopo esser stati evacuati dal palazzo, in molti si chiedevano come potesse essere entrata una pistola in uno dei luoghi più sorvegliati della città."C'è stata una totale carenza nel sistema di sicurezza", ha detto l'avvocato Vinicio Nardo. "Non c'è sicurezza in questo palazzo, o è del tutto inadeguata", ha ribadito il presidente della Decima Sezione Giovanna Gentile. "Sinora il sistema aveva sempre funzionato", ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Ma da oggi nel Palazzo di Giustizia di Milano tutti si sentono un po' meno sicuri.


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